Tifosi Porto cantano: «Benfica come la Chapecoense». Protesta brasiliana

La Chape ha emesso un comunicato per protestare contro i sostenitori della squadra di Oporto, che nella sfida di pallamano hanno augurato la tragedia aerea ai rivali
Tifosi Porto cantano: «Benfica come la Chapecoense». Protesta brasiliana
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ROMA - Dura protesta della Chapecoense contro il brutto gesto dei tifosi del Porto, ripresi in un video mentre cantano: "Avrei voluto che l'aereo del Chapecoense fosse quello del Benfica". Il fatto è avvenuto durante la sfida di pallamano tra le due grandi di Portogallo, rivali anche qui come nel calcio. Le immagini mostrano i "Super Dragoni" della squadra di Oporto mentre, durante la gara, intonano contro gli avversari di Lisbona il coro becero e profondamente lesivo della memoria delle 71 persone (tra le quali 19 calciatori del club dello stato brasiliano di Santa Catarina) morte nella tragedia aerea del 29 novembre scorso a Medellin: "Quem dera se o avião da Chapecoense fosse do Benfica".

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REAZIONE - Per questo, la Chapecoense ha voluto emettere un comunicato ufficiale, per protestare contro l'accaduto: "La AFC, in relazione alle tristi vicende che hanno avuto luogo questa settimana in Portogallo, quando parte di tifosi del Porto ha fatto riferimento denigratorio e offensivo all'incidente aereo della Chapecoense, ritiene sia stata una mancanza di rispetto per i defunti e per il club". La nota continua dicendo che "nel calcio, come in qualsiasi sport, sono priorità necessarie l'etica e la solidarietà umana, che cercano sempre la riconciliazione e la felicità delle persone e dei popoli".

MORAES - "È inaccettabile", dichiara perentorio il portiere Artur Moraes, con un passato nel Benfica e ora in forza alla Chapecoense. "La mia posizione è che questa cosa non può passare inosservata. L'uso di una tragedia come questa per insultare o ferire è inaccettabile". Conclude l'estremo difensore: "Capisco che la rivalità tra Benfica e Porto sia molto grande, ma è una mancanza di rispetto la città, il club e ancor più per le famiglie delle vittime".


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