Ranocchia si racconta e ammette: «De Boer all'Inter è stato uno shock»

Il difensore, in prestito all'Hull City, si è detto entusiasta della sua esperienza in Inghilterra: «Un rispetto che altrove non esiste»
Ranocchia si racconta e ammette: «De Boer all'Inter è stato uno shock»
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ROMA - Sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta Andrea Ranocchia, che, nella scorsa finestra di mercato, ha lasciato l'Inter per andare in prestito all'Hull City. "Sono davvero contento di questa esperienza: come gli inglesi vivono lo stadio e la partita è spettacolare, c'è un rispetto per l'avversario e per la tifoseria rivale che non ho mai trovato altrove. Si sente il divertimento". 

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L'INTER DI DE BOER - Il difensore 29enne è tornato anche a parlare dell'Inter e dell'arrivo di De Boer, da lui giudicato come "uno shock": "Quando cambi un allenatore ad agosto è complicato per tutti, per la società, lo stesso tecnico ed i giocatori - spiega Ranocchia a Skysport24 - É stato uno shock, in ritiro non avevamo lavorato bene e non è stato facile per il mister applicare i suoi concetti". Ora, con Pioli, l'Inter è tornata nelle parti nobili della classifica: "La sua forza è stata dare subito mentalità e regole, senza stravolgere niente ma mettendo bene i giocatori in campo. I risultati si sono visti ed i ragazzi stanno facendo bene". 

VARDY MINACCIATO DI MORTE

BOMBER INGLESI - In Premier League, dove la squadra del difensore italiano è impegnata nella conquista della salvezza, Ranocchia ha dovuto confrontarsi con attaccanti di un certo calibro, per tutti ha una parola di elogio: "Ibrahimovic è forte, con l'esperienza che ha sa muoversi benissimo. Sembra sappia sempre dove va il pallone, ha fisico e tecnica. Vardy? E' velocissimo, quasi tutti non tirano mai il piede indietro, è veramente un gran giocatore. Gabbiadini ha grandi qualità, si sta divertendo e sta segnando. Sono contento". Uno dei suoi obiettivi, in Premier, è ritrovare lo smalto dei bei tempi: "Voglio tornare ai livelli di qualche anno fa e provare a riconquistare la Nazionale, ma prima di tutto farò il massimo per salvare l'Hull City. Il futuro? Io sono dell'Inter e lascio sempre le porte aperte. Non c'è problema". 


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