© LaPresse/SpadaMILANO- Kevin Prince Boateng è tornato al gol con la maglia del Milan. A distanza di quasi due anni e mezzo dall’ultima volta, doppietta contro il Psv Eindhoven nel preliminare di Champions League, il ghanese è tornato a far gol in quel Meazza che l’ha tanto amato, soprattutto nella prima parte della sua esperienza rossonera. Il classe 87 sarà un’arma in più a disposizione di Sinisa Mihajlovic che ha bisogno di forze fresche, di duttilità, di inserimenti e di imprevedibilità: tutte caratteristiche in possesso del Boa.
CASA DOLCE CASA- Al termine del match vinto, per due reti a zero, contro la Fiorentina di Paulo Sousa, Boateng ha parlato così: “Ho sempre detto che San Siro è casa mia, è sempre bellissimo segnare qui. Non c’è cosa più bella che farlo in questo stadio. La cosa più importante però è vincere e questa sera ce l’abbiamo fatta. Titolare contro l’Empoli? Io penso solo a lavorare”. Boateng è tornato al Milan dopo una parentesi poco fortunata allo Schalke 04 e si candida per essere un giocatore importante da qui al termine della stagione.
FIDUCIA DA CONQUISTARE- Boateng ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno del 2016. La fiducia nei suoi confronti è dunque limitata e condizionata dalle sue prestazioni in campo e fuori. Se il buongiorno si vede dal mattino, il Boa non avrà problemi a strappare un rinnovo di contratto al termine della stagione. L’età è dalla sua parte, visto che compirà 29 anni il prossimo 6 marzo e la sua voglia di rivalsa sarà utile al Milan che ha bisogno di calciatori con questa personalità. L’ex Tottenham e Portsmouth, dunque, sta vivendo una seconda vita calcistica con la maglia rossonera. Galliani, Berlusconi e soprattutto Mihajlovic si augurano che il Boateng versione 2.0 sappia dare una scossa alla squadra che, ora più che mai, crede di poter rimontare ed arrivare in Champions League.