El Shaarawy, impatto da record! Meglio di lui solo Batistuta

I 5 gol segnati nelle prime 6 presenze in maglia giallorossa lo proiettano nella storia: solo l'argentino ha avuto un inizio più prolifico. Per riscattarlo il club dovrà sborsare 13 milioni di euro
El Shaarawy, impatto da record! Meglio di lui solo Batistuta© Getty Images
Tommaso Maggi
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ROMA - El Shaarawy è inarrestabile. Il suo impatto con la Roma è stato devastante. Nella vittoria contro la Fiorentina, il 'Faraone' ha segnato il quinto gol in sei presenze da titolare con i giallorossi. Il suo rendimento è stato ai limiti della perfezione. Applicazione, corsa, velocità: El Shaarawy si è riscoperto grande calandosi splendidamente nell'idea di gioco di Luciano Spalletti. Il 'Faraone' ha convinto tutti a suon di gol e assist e ora anche Conte ha un jolly in più in attacco per comporre la rosa dei 23 azzurri che voleranno a Euro 2016. Prima di quest'estate, però, la Roma dovrà decidere se continuare a puntare su di lui: sono 13, infatti, i milioni che il club giallorosso deve versare al Milan per riscattare definitivamente il calciatore.

CON BATI NELLA STORIA - 'Ersciaravi', come ormai è stato ribattezzato ironicamente dai tifosi, è entrato di prepotenza nella Roma bussando subito alla storia: i 5 gol segnati nelle prime 6 presenze in maglia giallorossa lo proiettano di diritto nel libro dei record del club. Nella Roma del dopoguerra, infatti, solo Gabriel Omar Batistuta ha segnato più di El Shaarawy nelle prime 6 partite in maglia giallorossa: il bomber argentino, strappato alla Fiorentina dal presidente Sensi per 70 miliardi di lire nell'estate del 2000, ne segnò addirittura 8. Come El Shaarawy solo un altro attaccante, un grandissimo nome della storia della Roma: Pedro Manfredini, capace di andare in gol 5 volte nelle prime 6 apparizioni con i giallorossi. Prorpio come il 'Faraone', salito di diritto su questo particolare podio dei grandi cannonieri romanisti.

TALENTO - In questa storia un ruolo fondamentale lo interpreta Luciano Spalletti che ha saputo rispolverare quelle grandi qualità che El Shaarawy aveva mostrato nelle prime stagioni da calciatore. Qualità di un talento purissimo, illuminato sin da subito da un'aura da predestinato. Ricorderete tutti la sua esplosione nel Padova in serie B, quando a soli 18 anni El Shaarawy segna 9 gol in 30 presenze e si guadagna con merito la chiamata del Milan. Con i rossoneri è subito amore e, dopo una prima stagione di rodaggio condita da 4 reti in 28 presenze e dall'assaggio del palcoscenico più entusiasmante per un calciatore e cioè la Champions League, l'anno successivo arriva il vero salto di qualità: El Shaarawy è titolare inamovibile e segna a ripetizione, soprattutto nel girone d'andata. L'arrivo a gennaio di Balotelli e qualche infortunio di troppo cambiano un po' le carte in tavola ma alla fine saranno 19 le reti stagionali del 'Faraone': niente male per uno che ha appena compiuto 20 anni.

IL BUIO E IL RISCATTO - Nelle stagioni successive, gli infortuni lo tormentano: prima una lesione muscolare al bicipite femorale, poi una microfrattura al quarto osso metarsale del piede sinistro. Il 'Faraone' si perde, i riflettori dei media si abbassano e il suo talento appare in pericolo. L'estate scorsa arriva la chiamata del Monaco: sembra la volta buona per il rilancio ma anche in Francia qualcosa non funziona: il 'Faraone' non convince a pieno il club monegasco che dosa sapientemente le sue presenze in campo, evitando in extremis lo scatto dell'obbligo di riscatto contrattuale. Poi ecco la Roma che decide di puntare su di lui. La sua voglia e la sua freschezza diventano le immagini simbolo della rinascita spallettiana. La luce dopo il buio. Il riscatto personale che si sposa splendidamente con la risalita della Roma.


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