Roma, Pallotta: «Totti pensi a come smettere»

Le parole del presidente giallorosso in un video in rete: «Deve pensare a come lasciare il calcio. La pressione a Roma nei miei confronti per il rinnovo è incredibile»
Roma, Pallotta: «Totti pensi a come smettere»© ANSA
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BOSTON (USA) - «Francesco pensa a come vuoi lasciare il calcio». Mentre nella Capitale Francesco Totti si gode la nascita della piccola Isabel, e fa i conti con l'ennesimo contrattempo (affaticamento alla coscia sinistra e secondo allenamento saltato), arrivano dagli Stati Uniti le parole del presidente James Pallotta che pubblicamente fa il punto sulla delicata situazione del numero dieci giallorosso. E sono parole che pesano: «A Roma abbiamo quello che probabilmente è stato uno dei più grandi giocatori di sempre in Italia - dice Pallotta intervenendo alla Sports Analytics Conference -. Francesco, benché abbia ancora un talento con delle qualità incredibili, ha 39 anni e credo sia ovvio per lui e per molta gente che non può più giocare allo stesso modo di prima. Semplicemente il suo corpo non glielo permette.

 Il suo contratto scade quest'anno e tutti ne vogliono un altro. La pressione a Roma nei miei confronti per fargli il rinnovo è incredibile. Ho avuto molti colloqui con lui e gli ho detto: starai qui per più di 30 anni, lo sai, pensa a come vuoi uscire dal calcio. Io non trovo sia difficile da capire, ma lo è per la cultura che c'è in Italia dove un giocatore del suo calibro ha fatto vendere a lungo il maggior numero di magliette, è il simbolo di Roma e lo sarà per altri 30 o 40 anni o per sempre in qualsiasi altro ruolo».

PALLOTTA: MAI PENSATO DI VENDERE IL CLUB

SPALLETTI - A non voler più metter mano alla questione Totti è invece Luciano Spalletti che come già ribadito in passato pensa esclusivamente al bene della squadra. «Stiamo facendo belle cose però penso ci sia sempre un margine per migliorare. E sarebbe tanta roba se ci riuscissimo» le parole con cui il tecnico sprona il gruppo a non interrompere la striscia di otto vittorie consecutive in campionato: «È difficile dire a che punto siamo. È chiaro che tentiamo sempre di metterci qualcosa in più. Chiedo sempre molto ai miei calciatori. Meglio chiedere l'impossibile, così quando capita siamo pronti per poter sviluppare qualcosa. Quello che mi piace evidenziare è la partecipazione giornaliera a vivere lo spogliatoio e il campo di allenamento, sentire i discorsi che fanno i ragazzi. E' la cosa che veramente mi dà fiducia e mi fa guardare al futuro in maniera molto positiva», ha detto a Roma Radio.

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