© APNAPOLI - Vada come vada, il Napoli non può esimersi dal pensare al futuro, a quello riguardante la stagione che verrà. S'è notato (ed è stato anche confermato dai fatti) che la rosa così com'è racchiude in sé i crismi della qualità, ma non della compiutezza. E la tal cosa riguarda un po' tutti i reparti, a cominciare dalla difesa. Ecco il perché di uno come José Martín Caceres Silva, più semplicemente Caceres. In effetti non proprio di quei profili per i quali il club azzurro possa far follie (in primis per i 29 anni compiuti l'altro ieri), ma ci sono anche degli aspetti favorevoli da tenere in conto.
CACERES, LESIONE A TENDINE D'ACHILLE
Il buon Martin è in scadenza di contratto (giugno 2016) e la sua parentesi bianconera dovrebbe perciò essere agli sgoccioli. Soprattutto perché non c'è la volontà di prolungare per l'ex Barcellona, che perciò già da tempo si starebbe guardando intorno. Con gli occhi di una vecchia conoscenza napoletana, quel Daniel Fonseca concittadino (entrambi di Montevideo), che dal '92 al '94 ha segnato ben 36 reti con la maglia azzurra e che, in tempi non molto lontani, s'era fermato a colazione con Cristiano Giuntoli. Per parlare del più, del meno, e pure di quel suo assistito pronto ad una nuova esperienza che gli restituisca quantomeno voglia e vitalità dopo una parentesi piuttosto buia.
CALCIOMERCATO, UNA SQUADRA INTERA A COSTO ZERO
Un lungo tempo morto (fermo da due mesi, da Juve-Genoa del 3 febbraio) dovuto alla lesione al tendine d'Achille della gamba destra, con relativo trattamento chirurgico. Per venirne a capo nel migliore dei modi il centrale uruguaiano, nonché esterno destro (indifferentemente), sarà costretto ad attendere la fine di giugno o su di lì, cosa che ha raffreddato del tutto il club di appartenenza. Resta però molto vigile il Napoli, convinto che una figura del genere possa inserirsi con buona possibilità di successo nello scacchiere di Sarri.