© LaPresseTORINO - Il rammarico c'è, inutile negarlo, perché la Juventus "vale l'Atletico Madrid e poteva giocarsi la Champions fino in fondo". Nella stagione dello storico quinto scudetto consecutivo, l'eliminazione dall'Europa brucia ancora nelle parole di Beppe Marotta. "Con un pizzico di attenzione in più oggi potevamo esserci noi a giocarci la finale", sottolinea il dg bianconero, pronto a dare di nuovo l'assalto alla coppa dei sogni con una squadra che vuole ripartire dai suoi giovani campioni. E che la società intende rafforzare duellando sul mercato con avversari del calibro di Barcellona, Real Madrid e Manchester. La strategia della Juventus è chiara. "La squadra ha già raggiunto un livello elevato - osserva Marotta - grazie ad un giusto mix tra giocatori giovani e calciatori esperti. Chiaro che si può migliorare".
VIDEO, JUVE: ASSALTO A BERNARDO SILVA
Per farlo bisogna cominciare a trattenere i propri campioni, da Pogba a Morata. "La Juventus non ha nel suo dna la caratteristica di cedere i giocatori - rassicura Marotta -. Lo scorso anno abbiamo venduto Vidal, è vero, ma ci sono dei momenti in cui una società deve fare delle scelte. Per quanto riguarda Pogba quel momento non è arrivato e noi ce lo teniamo stretto". Il francese "non è sul mercato", insiste il dirigente bianconero: "Ha 23 anni e può continuare con noi ancora per molti anni. La sua valutazione? Non ci poniamo neppure il problema". Qualche conto, invece, Marotta se l'è già fatto per Morata: per convincere il Real Madrid a non esercitare il diritto di recompra servirà "qualche decina di milione", ma la trattativa per l'attaccante spagnolo potrebbe inserirsi in un "contesto più ampio - dice - che potrebbe coinvolgere altre situazioni".
Il primo punto all'ordine del giorno, però, resta il rinnovo "per almeno un anno" del contratto di Massimiliano Allegri. "Non abbiamo mai pensato che ci potesse lasciare - assicura Marotta a proposito delle indiscrezioni dei mesi scorsi - con lui c'è un rapporto splendido, tutto il resto sono solo formalità". Con il tecnico bisognerà anche impostare la campagna acquisti, nel mirino numerosi giocatori. Da Isco - "ottimo giocatore, ma credo che il Real se lo terrà stretto" - a Gomez e Bernardo Silva. "Gomez vicino no di sicuro, ma è giocatore importante e di prospettiva che starebbe bene in un grande club - conclude Marotta -. Bernardo Silva si adatta a diversi ruoli, ha qualità tecniche e tattiche importanti, ma non lo abbiamo trattato, è ancora presto. Le vere trattative inizieranno al termine della Champions".