Neymar, il fair play finanziario e Dybala: tutti i dubbi sui giornali di oggi

La rassegna stampa sul trasferimento più costoso della storia. Due le domande principali: come può il Psg sostenerlo? E ora la Juve rischia di perdere l'argentino?
Neymar, il fair play finanziario e Dybala: tutti i dubbi sui giornali di oggi© ANSA

ROMA - Come fa il Psg a poter sostenere una spesa mostruosa per l'acquisto di Neymar senza violare il fair play finanziario? La Juventus ora rischia di perdere Dybala? Se lo chiedono i tifosi e se lo chiede anche la stampa italiana, che oggi racconta il trasferimento più costoso di tutti i tempi, un'operazione da oltre 600 milioni di euro complessivi. 

"La Repubblica", nel pezzo dal titolo "Il ciclone Neymar: addio Messi e Barça, sarà leader a Parigi. Le manovre del Qatar sotto la lente Uefa", spiega le mosse del Psg: «Le modalità rimangono spregiudicate e meriteranno attenzione dall'Uefa, perché il Psg aggira il Fair Play Finanziario mettendo Neymar sotto contratto con il Fondo Sovrano del Qatar (proprietario del Psg) per la somma di 300 milioni come testimonial dei Mondiali del 2022, poi sarà lo stesso Neymar a liberarsi del Barcellona pagando la clausola. [...] E la cosa in teoria non è perseguibile dall'Uefa, ma è chiaro che i grandi club, Bayern e Juventus in prima linea, sono infuriati. L'Uefa fa sapere che vigilerà: "Esamineremo nei dettagli il trasferimento di Neymar per assicurarci che il Psg agisca nelle norme. L'impatto di una simile operazione non può essere giudicato in anticipo, perché il Psg potrà ancora vendere giocatori". Ma in Europa sarà guerra».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

RETROSCENA - Una guerra che è già cominciata visto che, sempre secondo "La Repubblica", l'assalto a Neymar iniziò per vendetta dopo il 6-1 con cui il Barcellona eliminò il Psg dalla Champions League. «C'è chi dice che l'investimento verrà ripagato dal ritorno commerciale - scrive Marco Iaria su "La Gazzetta dello Sport -. Previsioni sin troppo ottimistiche. I margini di crescita non consentiranno la copertura dei costi. 

I diritti tv esteri, gestiti dalla Ligue 1 che resta il quinto campionato d'Europa, sono stati già venduti fino al 2024. Quanto al business delle magliette, le royalty sono più basse di quanto si possa immaginare: Nike versa generalmente il 10-15% del venduto oltre il minimo garantito, se anche Neymar facesse il botto si tratterebbe di un extra-provento da 5-7 milioni per il Psg. Commercialmente parlando il fattore Neymar avrà un impatto economico non determinante per le casse del Psg, che continuerà a dipendere dalle fortune dell'emiro. In barba al fair play Uefa».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

EMIRO - Sul "Corriere della Sera", Viviana Mazza scrive un profilo dell'emiro 37enne di Doha, Tamim bin Hamad Al Thani, lo sceicco che «compra tutto spezzando l'isolamento del Qatar». «Quarto figlio maschio dell'emiro Hamad bin Khalifa Al Thani e secondogenito della moglie prediletta Mozah, Tamim ha preso il potere quando suo padre abdicò nel giugno 2013, diventando il più giovane leader in una regione abituata a sovrani a vita. Ha studiato all'accademia militare di Sandhurst in Inghilterra (la stessa del principe William) e ha dieci figli (da tre mogli). Oltre al trono della minuscola monarchia del Golfo ricchissima di gas naturale, ha ereditato un «impero» economico in Occidente: l'ex protettorato britannico possiede più beni a Londra della Regina Elisabetta (inclusi i grandi magazzini Harrods, il grattacielo Shard, parte di Canary Wharf e della Borsa) e, tra le altre cose, terreni in Costa Smeralda, la maison Valentino, una collezione d'arte che include Cézanne, Rothko, Warhol. [...] In realtà c'è chi crede che a decidere a Doha non sia Tamim, ma i suoi genitori. Comunque sia, molti leggono nell'ingaggio di Neymar un messaggio politico: l'isolamento non piegherà il Qatar».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

E DYBALA? - E ora cosa farà il Barcellona? Secondo Gianluca Oddenino de "La Stampa", «i tifosi vogliono Dybala, ma la Juve alza il muro perché non ha la minima intenzione di privarsi del proprio talento ed è pronta a fare le barricate in caso di assalto alla Catalogna. Uno tsunami di mercato presto si abbatterà sulle grandi d'Europa e i bianconeri sanno di essere a rischio, vista la potenza di fuoco del Barcellona, con 222 milioni in più da spendere in questo mese, ma qualche contromisura è già stata presa a Torino. Innanzitutto in fase di rinnovo contrattuale, visto che ogni tipo di clausola rescissoria è stata appositamente evitata per impedire ciò che ha fatto il Psg con Neymar in questi giorni».

Una versione confermata anche da Stefano Salandin e Guido Vaciago su Tuttosport: «È chiaro che le evoluzioni del mercato possono ribaltare le certezze nel giro di poche ore, ma la sensazione è che la Juventus non abbia intenzione di farsi tentare e che lo stesso giocatore, che finora ha tenuto un profilo piuttosto basso, al momento non abbia smania di lasciare il club». Stesso discorso per Andrea Belotti: «E anche sull'altra sponda di Torino si alzano mura a difesa del diamante più prezioso: un muro alto 100 milioni di euro che "blinda" Andrea Belotti».

Secondo Carlo Laudisa e Alessandro Russo della Gazzetta, il Barcellona prepara 100 milioni per Coutinho, ma Messi non vorrebbe Di Maria che il Psg però ritiene incedibile. Intanto il Real Madrid è vicinissimo a Mbappè.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Come fa il Psg a poter sostenere una spesa mostruosa per l'acquisto di Neymar senza violare il fair play finanziario? La Juventus ora rischia di perdere Dybala? Se lo chiedono i tifosi e se lo chiede anche la stampa italiana, che oggi racconta il trasferimento più costoso di tutti i tempi, un'operazione da oltre 600 milioni di euro complessivi. 

"La Repubblica", nel pezzo dal titolo "Il ciclone Neymar: addio Messi e Barça, sarà leader a Parigi. Le manovre del Qatar sotto la lente Uefa", spiega le mosse del Psg: «Le modalità rimangono spregiudicate e meriteranno attenzione dall'Uefa, perché il Psg aggira il Fair Play Finanziario mettendo Neymar sotto contratto con il Fondo Sovrano del Qatar (proprietario del Psg) per la somma di 300 milioni come testimonial dei Mondiali del 2022, poi sarà lo stesso Neymar a liberarsi del Barcellona pagando la clausola. [...] E la cosa in teoria non è perseguibile dall'Uefa, ma è chiaro che i grandi club, Bayern e Juventus in prima linea, sono infuriati. L'Uefa fa sapere che vigilerà: "Esamineremo nei dettagli il trasferimento di Neymar per assicurarci che il Psg agisca nelle norme. L'impatto di una simile operazione non può essere giudicato in anticipo, perché il Psg potrà ancora vendere giocatori". Ma in Europa sarà guerra».


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Neymar, il fair play finanziario e Dybala: tutti i dubbi sui giornali di oggi
2
Pagina 2
3
Pagina 3
4
Pagina 4