Champions League, Barcellona-Juventus 0-0: Allegri  in semifinale

Buffon e compagni escono indenni dal Camp Nou e si qualificano in virtù del 3-0 dell'andata. In semifinale troveranno una tra Real Madrid, Atletico e Monaco
Champions League, Barcellona-Juventus 0-0: Allegri  in semifinale© REUTERS
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Davide Palliggiano

BARCELLONA (Spagna) - Remuntada? Neanche l'odore. La Juventus va in semifinale di Champions con immenso merito, a petto gonfio, perché il Barcellona dei marziani, in due partite, non solo ne ha presi tre, ma non ne ha fatto neanche uno ai bianconeri. Per rendere al meglio le dimensioni della mancata remuntada basta citare il minuto della prima, e unica, parata di Buffon al Camp Nou: l'ottantesimo. Per il resto è un inutile e infruttuoso forcing catalano contro il muro bianconero. Merito di una fase difensiva al limite della perfezione in una partita nella quale, è inutile negarlo, contava solo quello.

BUONA JUVE - Dieci minuti di grande personalità della Juventus, che tiene ben lontana la MSN dalla porta di Buffon. La prima occasione è proprio per i bianconeri, con Higuain che non riesce a indirizzare verso la rete un diagonale da buona posizione dopo una triangolazione involontaria con Busquets. Due minuti dopo, invece, è decisivo Piqué, con una scivolata disperata, nel togliere a Cuadrado la possibilità di servire Dybala solo soletto al centro dell'area. Sul capovolgimento di fronte Rakitic spara alto dai 20 metri.

REAZIONE BARCELLONA - A questo punto il Barça si scuote: Messi serve una gran palla a Jordi Alba, che per un soffio non arriva all'appuntamento con la deviazione fvincente. La stessa Pulce, al 19', sbaglia da buona posizione indirizzando fuori un diagonale mancino.

OCCASIONE PIPITA - La Juve ha la possibilità di segnare quel gol che garantirebbe un passaggio del turno quasi assicurato, ma Higuain calcia debolmente tra le braccia di Ter Stegen una bella imbeccata di Pjanic (38'). Il Barcellona, comunque, è confusionario: la doppia linea difensiva della Juve regge. Squadra corta e compatta, gli spazi per i blaugrana scarseggiano e sale anche il nervosismo, come quando al 42' i padroni di casa non riconsegnano, in stile Napoli-Juve di Coppa Italia, la palla ai bianconeri, che l'avevano calciata fuori per permettere ai sanitari di soccorrere Mandzukic (inutilmente, non entreranno mai). Ne nasce un alterco tra Luis Enrique, che manda a quel paese Allegri, con Agnelli che ironicamente applaude in tribuna.

CUADRADO, GOL SFIORATO - Nella ripresa il copione è lo stesso. L'unica occasione veramente ghiotta la Juve ce l'ha al 50', quando Cuadrado sfiora il gol con un diagonale da buona posizione. Poi è un tira e molla quasi snervante per i tifosi del Barça, costretti a vedere i propri campioni perdersi tra le maglia bianconere al limite dell'area di rigore. Perché dalle parti di Buffon, Messi e compagni, non ci arrivano quasi mai. Provano triangolazioni, scambi improvvisi, ma il risultato è sempre lo stesso. Dybala, Mandzukic, Higuain e Cuadrado provano qualche timido e stanco contropiede, ma nulla gli si può dire: il loro apporto, in fase difensiva, è al limite del commovente. Per non parlare dei due centrali, perfetti, e dei due terzini, Neymar si inerpica in una serie di dribbling spesso inutili., Messi arretra il suo raggio d'azione per trovare quelle imbeccate che Iniesta proprio non riesce a intravedere nemmeno col binocolo.

BUFFON, PRIMA PARATA - A dire la verità non ci riesce nemmeno l'argentino, che spaventa in un paio di occasioni Buffon, ma senza risultati effettivi. L'unica parata, Super Gigi, la deve compiere all'80' sulla conclusione ravvicinata del neoentrato Mascherano, ma nulla più. Neymar lascia il Camp Nou in lacrime: la finale del 2015 è vendicata, in semifinale ci vanno Allegri e i suoi, con la classe dell'andata, con il cuore e la perfezione delle grandi al ritorno. Atletico, Real Madrid e Monaco sono avvisate: per Cardiff c'è anche la Juve.

La remuntada di Max: il blog di Ivan Zazzaroni


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