Pagina 1 | Pagelle Milan-Napoli: ecco i top&flop

Pagelle Milan-Napoli: ecco i top&flop© Getty Images

TOP MILAN

Romagnoli 7
Di testa è insuperabile. Pur giocando quasi sempre nella propria area, non va mai in affanno e nella ripresa salva un gol.

Bakayoko 7
Solido come sempre e stavolta ancora più prezioso come schermo davanti all’area di rigore. Lavora tanto per la squadra, dal 1’ al 90’.

Piatek 8
Un ciclone a San Siro. Higuain era già dimenticato, il polacco diventa subito il re dell’area di rigore. Gli bastano due palloni (non due assist, ma due lanci, il primo da lunga distanza) per trasformarli in oro. La vittoria e la qualificazione gli appartengono di diritto. Ha tutto: forza, mira, rabbia, determinazione, padronanza del ruolo. Siamo di fronte a uno dei più forti bomber di questi
anni, un centravanti vero.

Gattuso (all.) 7
Difesa e contropiede, ma fatti come Dio (del calcio) comanda. Sarà pure Ancelotti il suo maestro, a noi ricorda molto più Trapattoni. E questo va inteso come un complimento. Il Milan ha un’anima, quella di Rino, e ora anche un’identità. Con Piatek si allargano le speranze rossonere.


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TOP NAPOLI

Meret 6
Gli arrivano due tiri, prende due gol, in nessuno dei due casi può farci niente. Il voto è per il suo futuro...

Ghoulam 6
Un cross dietro l’altro nel primo quarto d’ora, poi cerca il dialogo con Insigne. Le intenzioni sono buone, i risultati un po’ meno.

Fabian Ruiz 6
Cerca di continuo soluzioni individuali perché intorno a lui non c’è movimento. Quando esce Allan, torna a fare il centrale. E’ l’unico riferimento del Napoli.

Insigne 6
In attacco nel primo tempo fa tutto lui e fa tutto da solo: è l’unico napoletano a tirare in porta. Ma questo benedetto gol continua a non arrivare. Si spegne dopo una settantina di minuti.


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FLOP MILAN

Borini 6
Lavora sodo, come sempre.

Castillejo 6
Poco attacco, molta difesa, nessun spunto di rilievo. 

Kessie 6
Serve una partita difensiva e, a parte qualche piccola disattenzione, tiene bene la propria zona fra Zielinski e Diawara. 


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FLOP NAPOLI

Maksimovic 4,5
Un disastro sul primo gol, guarda la palla e perde Piatek. Sul secondo è lui a tenerlo in gioco.

Koulibaly 4,5
Fa effetto vederlo giocare con tanta difficoltà. Sul primo gol è messo male, sul secondo l’errore è imperdonabile: da quanti anni non concede tutto quello spazio in area? Per fermare Piatek deve abbatterlo: ammonito. 

Milik 5
Il duello polacco lo vede nettamente sconfitto. Piatek fa due gol, lui non arriva mai al tiro. 


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TOP MILAN

Romagnoli 7
Di testa è insuperabile. Pur giocando quasi sempre nella propria area, non va mai in affanno e nella ripresa salva un gol.

Bakayoko 7
Solido come sempre e stavolta ancora più prezioso come schermo davanti all’area di rigore. Lavora tanto per la squadra, dal 1’ al 90’.

Piatek 8
Un ciclone a San Siro. Higuain era già dimenticato, il polacco diventa subito il re dell’area di rigore. Gli bastano due palloni (non due assist, ma due lanci, il primo da lunga distanza) per trasformarli in oro. La vittoria e la qualificazione gli appartengono di diritto. Ha tutto: forza, mira, rabbia, determinazione, padronanza del ruolo. Siamo di fronte a uno dei più forti bomber di questi
anni, un centravanti vero.

Gattuso (all.) 7
Difesa e contropiede, ma fatti come Dio (del calcio) comanda. Sarà pure Ancelotti il suo maestro, a noi ricorda molto più Trapattoni. E questo va inteso come un complimento. Il Milan ha un’anima, quella di Rino, e ora anche un’identità. Con Piatek si allargano le speranze rossonere.


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