ROMA - Ora la palla passa alla Lazio. Perché il tira e molla che da diverso tempo vede protagonisti Felipe Anderson, il Brasile e l’ormai prossima Olimpiade, ha trovato un primo punto fermo, importante.
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E Felipe, neanche a dirlo, non vedrebbe l’ora di poter indossare la maglia della sua nazionale, specialmente nella partita che la selezione verdeoro giocherà a Brasilia, sua città natale. Il giocatore, ovvio, vorrebbe abbracciare i suoi amici di sempre, la sua famiglia, e giocare davanti a chi lo ha visto crescere, difendendo i colori del proprio Paese.
DECISIONE - Il periodo in questione, quello della “discordia”, è racchiuso nel mese scarso che va dalla fine di luglio al 20 agosto (giorno in cui è fissata la finale maschile). Le partite dell’Olimpiade cominciano il 4 agosto, ma il trasferimento dei giocatori e i ritiri delle squadre iniziano sempre con diversi giorni di anticipo. Felipe Anderson, insomma, dovrebbe salutare la Lazio solo pochi giorni dopo aver cominciato la nuova avventura biancoceleste.
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