Il caso: la Lazio dice no a Felipe a Rio

Il Brasile lo inserisce tra i convocati per l’Olimpiade, ma il club resta contrario
Il caso: la Lazio dice no a Felipe a Rio© Bartoletti
Alberto Ghiacci
3 min

ROMA - Ora la palla passa alla Lazio. Perché il tira e molla che da diverso tempo vede protagonisti Felipe Anderson, il Brasile e l’ormai prossima Olimpiade, ha trovato un primo punto fermo, importante.

L’esterno della Lazio è stato inserito nella lista dei convocati dal neo ct verdeoro Rogerio Micale. Quindi il Brasile - come previsto - vuole il giocatore biancoceleste per l’Olimpiade di casa. 

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E Felipe, neanche a dirlo, non vedrebbe l’ora di poter indossare la maglia della sua nazionale, specialmente nella partita che la selezione verdeoro giocherà a Brasilia, sua città natale. Il giocatore, ovvio, vorrebbe abbracciare i suoi amici di sempre, la sua famiglia, e giocare davanti a chi lo ha visto crescere, difendendo i colori del proprio Paese.

Però la Lazio e soprattutto Bielsa vogliono Felipe con loro nella prima, fondamentale, fase del ritiro: è in quei giorni che si preparerà la nuova stagione, e il prossimo tecnico biancoceleste ripartirà anche - e soprattutto - dal brasiliano. La società, quindi, è pronta a negare al brasiliano la possibilità di raggiungere il Brasile

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DECISIONE - Il periodo in questione, quello della “discordia”, è racchiuso nel mese scarso che va dalla fine di luglio al 20 agosto (giorno in cui è fissata la finale maschile). Le partite dell’Olimpiade cominciano il 4 agosto, ma il trasferimento dei giocatori e i ritiri delle squadre iniziano sempre con diversi giorni di anticipo. Felipe Anderson, insomma, dovrebbe salutare la Lazio solo pochi giorni dopo aver cominciato la nuova avventura biancoceleste.

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