L’Uefa avverte Inter e Milan: conti in regola o rischiate l’esclusione dalle Coppe 

Dopo il bando di un anno del Galatasaray per non  avere rispettato i parametri finanziari,  lunedì Barbara Berlusconi vola a Nyon per illustrare il piano triennale di rientro predisposto dal club rossonero.Obiettivo: non fare la fine dei turchi. Lo stesso che ha Thohir
L’Uefa avverte Inter e Milan: conti in regola o rischiate l’esclusione dalle Coppe © ANSA
Xavier Jacobelli
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MILANO - Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic stanno facendo il massimo perché Inter e Milan riguadagnino l’Europa passando dalla porta principale. Ma Thohir e Berlusconi devono fare i conti con il fair play finanziario dell’Uefa. I segnali in arrivo da Nyon nelle ultime ore sono forti e chiari. E sono allarmanti. Dopo l’esclusione per un anno del Galatasaray dalle coppe europee per non avere rispettato il fair play finanziario, l’Inter è la prima società italiana osservata speciale. Ma anche il Milan ha buoni motivi per essere preoccupato. Lunedì 7 marzo, l’amministratrice delegata Barbara Berlusconi è attesa in Svizzera, nel quartier generale della federcalcio europea, insieme con Umberto Gandini, direttore organizzativo ed Elisabetta Umbertini, direttrice dei progetti speciali. I tre dirigenti incontreranno Theodore Theodoridis, il nuovo segretario generale che ha preso il posto di Gianni Infantino, neoeletto presidente della Fifa al posto di Joseph Blatter. Barbara Berlusconi illustrerà il piano triennale di rientro del Milan per risanare il bilancio ed evitare le sanzioni Uefa. I conti del prossimo bilancio non saranno in linea con i parametri del Fair Play e la società di Berlusconi dovrà convincere Nyon che entro il 2019 raggiungerà l’equilibrio di gestione.

PASSIVO 91,3 MILIONI - L’ultimo bilancio del Milan, certificato al 31 dicembre 2014, ha registrato un passivo di 91,3 milioni di euro. Se si considerasse l’intera stagione sportiva 2014-2015, il deficit sfiorerebbe i 125 milioni di euro perchè il dato contemplerebbe anche il tracollo del fatturato, sceso attorno ai 200 milioni di euro a causa della mancata partecipazione alla Champions League. Tant’è vero che, nell’arco di due anni, Fininvest ha iniettato nelle casse di Via Aldo Rossi qualcosa come 210 milioni di euro (64 milioni nel 2014, 60 milioni nel primo semestre 2015, 90 milioni nel settembre scorso)e ha già avvertito il Milan che, nel 2016, al massimo potrà garantire 50 milioni di euro. In questo senso, le comunicazioni di Marina Berlusconi sono state perentorie. Non è un segreto per nessuno, nell’entourage dell’ex premier: se dipendesse dalla sua primogenita, il Milan sarebbe già stato venduto ieri, non domani. Ma il padre non intende assolutamente darle retta.

DOVE SEI MR.BEE? - Fra le cause della situazione attuale, ci sono le mancate partecipazioni alla Champions League e le disastrose campagne di mercato degli ultimi quattro anni che hanno appesantito terribilmente il quadro. Al tempo stesso, come non citare l’incredibile trattativa con Bee Taechaubol, che il 31 luglio dava per sicuro l’acquisto del 48% delle azioni in cambio di 480 milioni di euro: siamo al 5 marzo e il Milan non ha ancora visto il becco di un centesimo. La verità è che , per il Milan come per l’Inter che sta addirittura peggio rispetto ai cugini, è tassativo tornare in Champions League.

INTER, EUROPA A RISCHIO - Secondo gli impegni presi con l’Uefa, la società di Thohir deve garantire che il passivo non speri i 30 milioni di euro alla data del prossimo 30 giugno. Ad oggi, il passivo prospettato oscilla attorno ai 140 milioni di euro, come ha rimarcato Marco Bellinazzo, giornalista e blogger del Sole-24 Ore particolarmente esperto in materia di calcio e affari. Intervendo alla trasmissione “Tutti convocati”, in onda su Radio 24, Bellinazzo ha affermato: «Se l’Inter dovesse andare in Europa, bisognerà valutare il deficit del bilancio 2016. Il bilancio sarà approvato formalmente in autunno, ma l’Uefa potrebbe chiedere i conti già in estate. Il progetto di Thohir è solido, però bisogna avere una società in grado di investire bene per vincere». Il magnate indonesiano ha escluso la cessione del club, ma ha incaricato Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, di trovare nuovi partner. Il tempo stringe.


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