Inter, Pioli: «Ci giochiamo tutti la conferma»

Il tecnico a 48 ore dal match di domenica contro il Crotone: «Champions un sogno ma la matematica non ci condanna, abbiamo fatto un buon cammino fino ad adesso»
Inter, Pioli: «Ci giochiamo tutti la conferma»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO AD APPIANO - Stefano Pioli ha parlato con franchezza a 48 ore dal match contro il Crotone di domenica e non ha nascosto che, al di là della Champions irraggiungibile, il finale di stagione sarà importante per lui e per i giocatori. C'è una riconferma da conquistare in vista del 2017-18.

Pioli, si è spiegato il perché della frenata nelle ultime due gare?
La frenata è dovuta soprattutto al secondo tempo del match con la Sampdoria che non abbiamo interpretato con lucidità. Abbiamo subito una sconfitta pesante che ci ha deluso, ma il nostro cammino non è finito qui. Mi aspetto che la squadra trasformi la delusione in determinazione e voglia di ripartire. Vogliamo fare di tutto per onorare il nostro cammino, la nostra storia e tutto quello che abbiamo fatto finora.

Come sta Joao Mario? Perché ha giocato poco ultimamente?
Tutti i giocatori che hanno giocato poco è perché qualcuno stava meglio di loro. Le mie scelte dipendono da loro. Joao Mario può fare tutti i ruoli del centrocampo perché è un calciatore completo.

Adesso che la Champions è irraggiungibile, quale messaggio ha trasmesso alla squadra in settimana?
La Champions era un sogno, una cosa difficilissima da raggiungere anche prima di lunedì. La matematica dice che non è impossibile neppure adesso da centrare, ma ciò premesso in questi mesi abbiamo fatto un bel cammino. Dovevamo essere spaventati dopo la sconfitta di Napoli o in Israele quando non avevamo le certezze di adesso, certezze che dobbiamo consolidare in questi ultimi due mesi. Dobbiamo dimostrare di essere un’Inter forte e tutti devono provare di poter far parte dell’Inter del futuro.

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Farà giocare Brozovic dopo gli errori di lunedì? Che reazione si aspetta da lui?
Non ho ancora deciso gli undici che giocheranno domenica perché ho osservato gli allenamenti di questa settimana e gli sguardi dei miei giocatori. Un giocatore non può essere giudicato da un errore. Brozo ha qualità e determinate caratteristiche. Poi decideremo se utilizzarlo dall’inizio.

Cosa è successo in difesa visto che nelle ultime 5 partite avete incassato 9 reti?
In alcune situazioni non abbiamo mantenuto le distanze giuste e se ci apriamo, diamo troppo spazio ai duelli individuali che si possono perdere. Serve più compattezza da parte di tutta la squadra in fase di non possesso. Dobbiamo essere più solidi perché comunque i gol li segnano.

Ha appeso cartelli in palestra in questa settimana?
Questa settimana ho parlato molto e ho analizzato la partita contro la Sampdoria spiegando gli errori commessi e che non dovremo più fare.

Teme che visti i tre impegni ravvicinati dopo il match di Crotone, il pensiero di qualcuno possa già volare alle sfide contro Milan, Fiorentina e Napoli?
Non può esserci questo dubbio. Non possiamo essere distratti. Non arriviamo da risultati positivi che ti possono far perdere un po’ di attenzione, concentrazione o cura sulla gara successiva. E’ quasi un mese che non vinciamo e veniamo da due incontri con un punto conquistato. Sarebbe molto grave che pensassimo alle successive partite. Mi aspetto una prova attenta e non accetto quello che sento dire ovvero che loro avranno più motivazioni di noi perché noi in questo campionato abbiamo ancora molto molto da fare.

Brozovic può fare anche il mediano nel 4-2-3-1?
Contro la Sampdoria ha commesso un errore gravissimo perché il fallo di mano è stato banale. E’ normale che la sua prestazione sia stata condizionata da questo errore che ha pesato sulla partita e sul risultato. Però Brozo è stato anche quello che ha fatto più passaggi, che ha corso più di tutti e che ha qualità importanti anche in fase di verticalizzazione. Deve trovare un equilibrio mentale migliore.

Può essere la prima volta di Medel a centrocampo nella sua gestione?
Oggi sono aperto a tutte le soluzioni e domani farò le scelte.

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Questa squadra secondo lei non è sopravvalutata?
Le ultime due partite abbiamo rallentato e negli ultimi 2 risultati negativi ci sono nostre colpe. Serve un lavoro ancora più in profondità, ma fino a 2 settimane fa tutti dicevano che questa squadra era forte e lo confermava grazie ai numeri. C’è mancato qualcosa ultimamente e ora dobbiamo avere ancora più cura. Dobbiamo reagire. Non siamo perfetti, ma siamo forti.

Nelle ultime 8 gare i calciatori hanno la percezione che molti si giocheranno la riconferma?
Credo sia normale giocarsi la riconferma. Tutti si giocano il futuro: io, i calciatori, tutti… L’Inter è una grande squadra e per starci dobbiamo avere carattere per ripartire e finire bene il campionato. Qui bisogna far bene sempre.

In che posizione di classifica pensava di arrivare quando si è definito “potenziatore”? E in che posizione pensa sia giusto che l’Inter arrivi?
Non ho mai pensato alla posizione finale. Ho sempre pensato a dare il massimo e raccogliere il massimo. Faremo questo fino alla fine e il 28 maggio faremo i conti.


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