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TORINO - «La Champions è un torneo in cui il sorteggio è importante, ci affidiamo al destino. A Berlino ci siamo arrivati da secondi e quando siamo arrivati primi siamo stati eliminati». Beppe Marotta non fa distinzione. Il dirigente della Juventus ha parlato poco prima della sfida contro la Dinamo Zagabria. Il discorso si è spostato sul caso Strootman: «Siamo abituati a confrontarci con il campo, dobbiamo vincere indipendentemente che giochi o meno l’olandese. Per noi è indifferente, sappiamo che è un match importante. Lo affrontiamo com’è giusto affrontarlo. Sapendo che siamo la Juventus. Baldissoni è un tifoso romanista, giusto che abbia fatto quest’osservazione. Gli direi di parlare con l’ad Gandini, che è molto preparato e conosce bene il regolamento». Il segreto della Juventus? «Risiede nel DNA. Abbiamo sbagliato l’approccio della gara di Genova, dal punto di vista dell’esperienza è servita. Si è visto contro l’Atalanta». E sulla prossima finestra di mercato: «Quest’organico risponde a quelli che sono i nostri obiettivi. Abbiamo avuto diversi infortuni, soprattutto a centrocampo. Affronteremo gennaio valutando le opportunità. Siamo vigili».
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