Juve-Salernitana 6-1, Allegri (all.) 7,5
Missione compiuta con un brivido iniziale, poi la Juve straripa. Sei gol, quattordicesimo risultato utile di fila, facendo turnover con sette cambi rispetto alla Roma e una squadra che cresce a vista d’occhio.
Perin 6
Impallinato senza colpe da due passi dopo un minuto, salva su Sambia poi fa da spettatore.
Gatti 6
Avvio horror con uno svarione stile Sassuolo che regala il vantaggio alla Salernitana. Si scuote accompagnando molto il gioco.
Rugani 7
Controlla senza affanni e trova anche il tap-in che vale il terzo gol.
Danilo 6,5
Il capitano non fa turnover, governa con serenità ed è prezioso nella sponda per la rete di Cambiaso.
Cambiaso 7,5
Scatenato sulla destra: offre la sponda per il pari di Miretti, quindi ribalta la gara con il diagonale del vantaggio. Esterno moderno che entra dentro il campo e fa la differenza. Standing ovation. Kostic (38’ st) sv: giusto il tempo per scaldarsi.
Miretti 7
Torna titolare e festeggia con una prova di altissimo livello: secondo gol stagionale, sfiora il bis e aggiunge tanti inserimenti. Nonge (31’ st) 6: esordiente numero 30 direttamente dalla Next Gen.
Locatelli 6,5
Arruolato perché riposerà forzatamente domenica in campionato per squalifica. Appena prende in mano il timone, la Juve torna in mari sicuri e tutto è più semplice.
Rabiot 6,5
Tessera insostituibile del puzzle bianconero: inizio controllato, poi accelera con un paio di strappi dei suoi. Fondamentale.
Iling-Junior 6
Prima da titolare per l’inglesino. Sprinta sulla fascia ma si limita al compitino: rimandato. Weah (21’ st) 6,5: primo gol italiano con un destro clamoroso.
Tenta di pescare il jolly con un pallonetto da centrocampo per dare un senso ad una prova non semplice. Sfiora la rete di testa innescando il terzo gol. Vlahovic (31’st ) 6: subito vicino al bersaglio.
Si conferma l’uomo di coppa: con la sua energia e la sua velocità trascina la Juve fuori dai guai. Disintegra la Salernitana in pratica da solo: eccezionale lo spunto nell’azione del pari, avvia gli altri due gol e va vicino al bersaglio. Serve altro? Yildiz (21’ st) 7: prima palla, gol mezzo mangiato ma diventa autogol di Bronn. Seconda: gol da fenomeno.