Lazio, così Lotito ha perso la Champions League

Troppo poco per l'Europa, la società biancoceleste ha perso un'altra occasione
Alberto Dalla Palma
3 min

Quando ti fai due gol praticamente da solo, è difficile entrare in Champions League, dove le partite si vincono o si perdono anche per un dettaglio. Il sogno della Lazio di raggiungere la Juventus e la Roma nei gironi del torneo più prestigioso d’Europa, è svanito quando uno dei suoi giocatori più bravi, l’olandese De Vrij, ha provocato il vantaggio di Calhanoglu, quello su cui il Bayer Leverkusen ha costruito il ribaltone vincente. Era ancora aggrappata alla prodezza di Keita all’Olimpico, la squadra biancoceleste, nel momento in cui un altro centrale, Mauricio (poi pure espulso), ha sbagliato un anticipo favorendo il raddoppio di Mehmedi. Pioli aveva cercato di ricostruire le ambizioni della Lazio nel corso dell’intervallo, ma quando si commettono errori così grandi a livello individuale ogni tentativo di riscossa collettiva diventa praticamente vano. Sono emersi anche flebili rimpianti sulla direzione di Velasco Carballo (un sospetto fallo di mano in area tedesca e il doppio giallo a Mauricio), ma non tanti da giustificare un 3-0 così duro. Priva di un centravanti di ruolo - e parliamo di colossi come Klose e Djordjevic - la squadra si è appoggiata alla rapidità e all’imprevedibilità di Keita, visto che Felipe Anderson è rinchiuso da mesi nel suo tunnel oscuro: troppo poco per tenere testa ai tedeschi, soprattutto quando la difesa tracolla senza giustificazioni. Visto che in palio c’erano una trentina di milioni, che al presidente Lotito facevano gola davvero, ai biancocelesti resta forse il rimpianto di non aver investito qualcosa sul mercato se non i soldi per due scommesse come Milinkovic e Kishna, ancora troppo acerbi per confrontarsi a questi livelli. E dopo il verdetto di Leverkusen, è difficile pensare che il club possa spendere negli ultimi giorni di mercato: il secondo obiettivo della stagione, dopo la finale di Supercoppa italiana, se n’è già andato e la sensazione è che la Lazio sia sempre sul punto di fare il passo per il salto di qualità e lo fallisca con una costanza che sta diventando inquietante. Oggi, nell’urna di Montecarlo, ci saranno Juventus e Roma, a cui l’Italia affiderà le sue carte per la Champions. La Lazio scende in Europa League con il Napoli e la Fiorentina. Un piccolo premio di consolazione dopo la grande illusione.


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