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ROMA - I processi alla Lazio sono appuntamenti fissi. Si può saltare un anno, ma l’anno dopo no, ricominciano. Europa a parte, lo smacco quest’anno è totale. All’Olimpico si fa a gara per riscrivere i record negativi di presenze: lunedì si sono contati 2.090 paganti, è il nuovo dato peggiore registrato in campionato.
Ai tornelli si sono presentati in 7.000 (considerando anche gli abbonati), è il dato degli ingressi totali.
DODICI PUNTI IN MENO - All’Olimpico si ragiona per sottrazione: meno tifosi, meno vittorie, meno gol, meno tutto. Il crollo in campionato è documentato dai numeri. Un anno fa, dopo la 27ª giornata, la Lazio aveva 49 punti, era terza dietro la Roma (50 punti) e la Juve (64 punti), aveva segnato 15 volte in più. Oggi, dopo il 27º turno, è ottava con 37 punti (ha 12 punti in meno). La Lazio fa a gara a superarsi in peggio. Nell’era Lotito i biancocelesti hanno fatto di meno solo tre volte dopo 27 gare, è successo nelle annate 2004-05 (33 punti), 2007-08 (33 punti) e 2009-10 (26 punti).
GLI ERRORI DI LOTITO - GLI ERRORI DELLA SQUADRA
PROCESSO IN CORSO - Aggrapparsi ai sensi di rimorso e allo spirito di bandiera non basta, il processo è in corso nuovamente. Coinvolge tutti perché tutti sono colpevoli (società, squadra e allenatore).
Lotito non parla da un anno, dal caso Iodice in poi. Lui è recidivo. Negli anni non ha imparato a respingere le tentazioni più grandi: sentirsi infallibile, specchiarsi nelle stagioni buone senza guardare avanti. E l’ex salvatore Pioli è lì che frigge. Succede sempre questo alla Lazio.
© RIPRODUZIONE RISERVATAODDO O PRANDELLI, LA LAZIO CI PENSA