Serie A: Lazio infuriata, arbitri nel mirino

I calciatori contro Gervasoni, addizionale a Genova
Serie A: Lazio infuriata, arbitri nel mirino© Getty Images
Fabrizio Patania
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ROMA - L’addio all’Europa tra proteste e rimpianti. Dentro la domenica bestiale ci sono le occasioni da gol divorate e l’ennesimo episodio discusso alla moviola. La Lazio in campo ha protestato per il gollonzo assegnato a Diakitè. Contestava la mischia, non il pallone finito in rete e certificato dalla goal line tecnology. Lulic in campo ha reclamato un fallo di mano non dimostrato dalla moviola. E lo stesso concetto ripetevano nello spogliatoio di Marassi. Marchetti s’è lamentato per l’impossibilità di rialzarsi dopo aver deviato il colpo di testa di Silvestre sulla traversa. Dopo il rimbalzo, la palla è caduta di nuovo sulla linea, ha preso un effetto a girare ed è finito in rete.

De Silvestri, a cui è stato assegnato il gol dalla Lega, era arrivato davanti alla linea di porta. Un mischione furibondo, anche Konko stava tentando di salvare e di respingere il pallone. La Lazio si è lamentata con Gervasoni, l’arbitro di porta. Chiedeva il fallo di confusione, Rizzoli era impallato, non poteva vedere. Nessuno è intervenuto ed è stato convalidato il gol. Ennesima delusione di una stagione disgraziata. «Non voglio parlare degli arbitri» si è limitato a osservare Dusan Basta, l’unico biancoceleste a sfilare in zona mista.


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