Lazialità, giovani e conti per volare in alto

In viaggio con Sky tra i 20 club del campionato di Serie A per scoprire il bello di ogni squadra
Lazialità, giovani e conti per volare in alto© Getty Images
Francesco Guerrieri
4 min
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ROMA - Fare cassa non è una priorità. Ma Claudio Lotito ci riesce bene. Benissimo. Partiamo dalla fine, da quello che è successo quest’estate. Berisha riscattato dall’Atalanta (5,5 milioni), Biglia al Milan e Hoedt al Southampton. Operazioni ottime, il centrocampista venduto a 17 milioni più 3 di bonus (era stato pagato 8) e l’olandese preso a parametro zero e lasciato partire a 15 più 2. Ma soprattutto il capolavoro Keita: arrivato a Formello poco più che bambino per 400mila euro e rivenduto sei anni dopo a 30 milioni nonostante la scadenza del contratto nell’estate prossima. Per un ricavo totale di 62 milioni (più bonus).

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PLUSVALENZE - Perché la coppia Lotito-Tare sa comprare bene e vendere benissimo. L’anno scorso l’incasso dalle cessioni era 450mila euro con Gentiletti al Genoa. Poi il colpo di genio: Candreva all’Inter, 22 milioni più 3 di bonus incassati. Lotito re delle cessioni e delle plusvalenze, perché aveva preso l’esterno dall’Udinese per 15 milioni complessivi (nell’affare anche Basta). L’anno della cessione di Candreva – considerando anche i 5 milioni per la cessione di Onazi al Trabzonspor (cinque milioni!) – il club è andato a prendere Immobile in cerca di riscatto dopo esperienze negative tra Dortmund e Siviglia, pagandolo 8,5 milioni. Tac, altro capolavoro: oggi vale almeno tre volte tanto. Immobile ma non solo, con i soldi di Candreva e Onazi, Lotito ci ha fatto tutto il mercato: da Bastos a Lukaku, da Luis Alberto a Wallace.

L’INTUIZIONE - L’altro gran colpo negli ultimi anni è l’arrivo di Milinkovic dal Genk per 5,5 milioni di base. Estate 2015, il giocatore è già a Firenze per firmare con la Fiorentina. Tutto fatto: 6 milioni più il 40% sulla prossima rivendita al club belga. Mancano solo le firme. Che non arrivano e non arriveranno mai. Perché una volta arrivato in sede, il giocatore decide di fare dietrofront e due giorni dopo trova l’accordo con la Lazio che aveva avuto contatti in precedenza con il giocatore. Un super colpo di Lotito. Già due anni fa si sfregava le mani intravedendo il potenziale del giocatore, figuratevi ora. In questi mesi sono arrivate anche offerte da 57 milioni per Milinkovic – come confermato dall’agente – ma per ora l’intenzione della Lazio non è quella di cederlo. Ora no, in futuro si vedrà. E Lotito ha già messo nel mirino l’ennesima plusvalenza.

IN PASSATO - Storie viste e riviste, come quella di Hernanes, arrivato in biancoceleste per 13,5 milioni dal San Paolo – lo voleva anche il Milan – e ceduto nel gennaio 2014 all’Inter per una cifra complessiva di 20 milioni tra cartellino e bonus. Altra plusvalenza e altra vittoria di Lotito. Perché quando il presidente dice una cifra è quella, difficilmente arriva a compromessi. Ricordate Kolarov? Scoperto da Sabatini nell’OFK Belgrado e preso per 800mila euro, 4 anni dopo Mancini l’ha portato al City per 18 milioni più il cartellino di Garrido. E ancora Lichtsteiner, sbarcato a Roma per 900mila euro e rivenduto a 10 milioni. Comprare a poco per rivendere a tanto. Plusvalenze a bilancio e sorrisi stampati sul volto. La formula è facile, vincente. La Lazio l’ha dimostrato.

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