Luis Alberto, la Lazio adesso spera nel dietrofront: la situazione

Lo spagnolo ha annunciato l'addio a fine stagione ma per il presidente Lotito non è in vendita e c'è la possibilità che il caso rientri: i dettagli
Luis Alberto, la Lazio adesso spera nel dietrofront: la situazione© ANSA
Marco Ercole
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ROMA - Chissà che non ci sia un nuovo gioco di prestigio all'orizzonte. Quando c'è Luis Alberto di mezzo, non si può mai dare niente per scontato. Leader, trascinatore, goleador, assist-man. Fa un certo effetto vedere questa sua versione adesso, a così pochi giorni di distanza dalle dichiarazioni pronunciate subito dopo la partita con la Salernitana. Un pensiero inequivocabile e netto, probabilmente anche troppo, riguardo il suo congedo al termine del campionato: «Questa è l’ultima mia stagione qui, non farò più parte del progetto. Non voglio prendere più un euro dalla Lazio, ho già chiesto la rescissione del contratto. I prossimi quattro anni non li voglio. Giusto farmi da parte, da questo club che mi ha dato tanto. È arrivato il momento di lasciare i miei stipendi ad altri».

Lazio, lo sfogo di Luis Alberto e la posizione di Lotito

Nessun gioco di parole, è andato dritto al punto. D'altronde lo spagnolo non è mai stato uno che ci gira intorno, in un senso o nell'altro ha sempre manifestato platealmente le sue emozioni. Ce ne sono state tante di "luisalbertate", tanti momenti in cui sembrava che la sua storia con la Lazio fosse arrivata al capolinea, salvo poi ritrovarsi e volersi più bene di prima. Stavolta sembra complicato tornare indietro dopo la sua presa di posizione, ma da parte del presidente Lotito, al momento, non sembra esserci alcuna volontà di assecondare i progetti d'addio del Mago: «Ha un contratto per altri quattro anni, c’è stata quella sua esternazione, ma la società allo stato attuale non l’ha messo in vendita. È stato un fulmine a ciel sereno. Nelle ultime partite ha dimostrato attaccamento e qualità, sulla base di questo confidiamo che prosegua il suo percorso che lo vede protagonista all’interno di questo club». Per il patron, insomma, niente è perduto. Anche a fronte di parole così nette e decise, c'è la volontà di dialogare e capire cosa si possa fare per proseguire insieme. Anche perché effettivamente l'ultima versione di Luis Alberto è tra le più belle mai viste, si è calato di nuovo nel ruolo del condottiero.

Luis Alberto leader in campo nella Lazio di Tudor

Proprio contro la Salernitana, giocando da capitano, è stato tra i migliori in campo e ha servito un assist delizioso per Felipe Anderson. Nella gara successiva contro il Genoa a Marassi è andato direttamente lui a segno (l'unico gol del match, quello decisivo), con tanto di bacio sullo stemma della Lazio durante l'esultanza. E poi è arrivata la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus, in cui ha permesso a Castellanos di realizzare una doppietta con i suoi passaggi vincenti (e sarebbero potuti essere tre se l'argentino ne avesse sfruttato un altro nel finale di primo tempo). È stato senza dubbio l'uomo in più di quest'ultima parte di stagione, come se quell'annuncio lo avesse liberato di qualche peso e gli stesse permettendo di giocare a menta libera, senza pressioni di alcun genere. Quando vive questi periodi è senza dubbio tra i più forti centrocampisti del campionato italiano e d'Europa. Ecco perché Lotito è pronto a perdonare pure la sua ultima uscita, come già accaduto più volte in passato. Il presidente ci spera ancora in un ripensamento, in un clamoroso dietrofront, in un nuovo gioco di prestigio. D'altronde, quando c'è Luis Alberto di mezzo, non si può mai dare niente per scontato.


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