INVIATO A CARNAGO. Non ci dovrebbe essere Cassano in campo, ma Montella in panchina non è certo una garanzia di tranquillità per il Milan dell’esordiente Brocchi. Che, presentando la sfida contro la Sampdoria, ha evidenziato subito chi dovrà essere per forza di cose uno dei protagonisti del match. «Balotelli mi ha promesso che darà tutto - ha detto Brocchi -. L'ha già promesso in passato ma ora non ha più altre possibilità. Dimostri quello che è veramente se ci tiene così tanto al Milan. Anche da lui voglio che si ragioni con il “noi” e non con l'“io”». L’ex-Inter dovrà riconquistare la fiducia del Milan da qui fino al termine del campionato che, allo stato attuale delle cose, non ha nessuna intenzione di riscattarlo dal Liverpool.
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STRESS. L’espressione del viso di Brocchi non è cambiata molto da martedì (quando si è presentato a Milanello al posto dell’esonerato Mihajlovic) a ieri. Sereno e tranquillo è sembrato conscio dei problemi che dovrà affrontare. Ma sicuramente il nuovo tecnico del Milan non è parso nè stressato nè preoccupato. «Se mi aspettassi di vedere subito in campo il 100% del calcio che ho in mente sarei un presuntuoso - ha detto - non esistono maghi che in pochi giorni possono stravolgere una squadra. Contro la Samp sarei contento di vedere un 5% di avvicinamento alle richieste che ho fatto in settimana, a livello tattico e di atteggiamento. Significherebbe avere la consapevolezza di aver iniziato un percorso».
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RIVOLUZIONE. Nessuno stravolgimento, quindi, con il solo Honda che ha fatto personalmente le spese del cambio di modulo dove il trequartista a ridosso delle due punte Bacca e Balotelli sarà Bonaventura. Il giapponese è da considerare, per il momento, solo la seconda scelta di Brocchi. Tutti saranno al loro posto, quindi, in attesa del verdetto del primo dei 7 esami che attendono Brocchi per poter ottenere la laurea (decisamente...breve, ma comunque importante) di allenatore del Milan.