Dalla Cina: «Robin Li e Baidu hanno comprato il Milan». Ma la firma sul preliminare non c'è ancora

La televisione di stato CCTV2 dà in diretta il clamoroso annuncio: partito il tam tam mediatico, nero su bianco soltanto la prossima settimana
Dalla Cina: «Robin Li e Baidu hanno comprato il Milan». Ma la firma sul preliminare non c'è ancora
Pasquale Campopiano
4 min

ROMA - Robin Li con la sua Baidu, il sesto uomo più potente della Cina, sarà il Berlusconi d'Oriente e comprerà il Milan. Il clamoroso annuncio viene fatto in diretta televisiva dalla CCTV2, la televisione di stato cinese (equivalente alla nostra Rai2) che nel corso di un programma economico dà notizia dell'affare praticamente concluso dal tycoon orientale che acquisterà il 70% del club rossonero (ma in realtà negli accordi c'è la cessione immediata dell'80% del pacchetto azionario del Milan) per una cifra vicina ai 437 milioni di dollari.

Il co-fondatore del più importante motore di ricerca cinese (Baidu è l'equivalente del Google occidentale) vanta un patrimonio da 11,8 miliardi di dollari. Il suo nome era già circolato all'inizio di questa intrigante spy-story, lo scorso 15 aprile.

ROBIN LI, IL BERLUSCONI D'ORIENTE

COLOSSO BAIDU - La sua azienda, invece, il colosso Baidu, è leader assoluto nel mondo di internet e ha un monte affari da 66,1 miliardi di dollari. Cifre da capogiro, che fanno spalancare gli occhi e liberano la fantasia di tutti i tifosi del Milan, che, al momento della notizia, si sono catapultati sui social a caccia di conferme dall'Est.

Nel frattempo CCTV ha continuato a diffondere filmati sull'accordo che sarebbe praticamente fatto dopo quasi tre mesi di trattativa in esclusiva tra Fininvest e quella che a questo punto potrbbe anche non essere una conglomerata cinese, data la potenza economica di Robin Li. Phoenix TV ha subito contattato Baidu chiedendo conferme, ma il colosso cinese si è trincerato dietro un no comment. La stessa Fininvest, come riporta milanews.it, per ora non conferma le notizie proveniente dalla Cina.

TUTTO SUL MILAN AI CINESI

LA FIRMA SUL PRELIMINARE NON C'E' ANCORA - Queste, le ultime dalla Cina. Dall'Italia, invece, i fatti dicono che la firma sull'accordo preliminare non c'è ancora.

Anche oggi, per tutta la giornata, Sal Galatioto e Alessandro Franzosi con i loro staff sono rimasti chiusi nel bunker milanese dove si stanno svolgendo le fasi conclusive della storica trattativa in esclusiva tra Fininvest e i cinesi. L'esperto advisor italoamericano, spalleggiato da quel Nicholas Gancikoff del quale tanto si è parlato nelle ultime settimane, hanno anche quasi definitivamente risolto con Fininvest il punto che riguardava la cessione del rimanente 20%. Siamo ai dettagli finali insomma: le parti si sono prese il weekend per schiarisi un po' le idee e si ritroveranno all'inizio della prossima settimana per ultimare i complessi contratti di cessione/acquisizione.
Poi si potrà mettere finalmente quella storica firma che sancirà la fine dell'era Berlusconi alla guida del Milan dopo 30 anni. Che sarà posta "nero su rosso" da un lato da Fininvest e dall'altro da quel Robin Li che, dopo le conferme che arrivano dalla Cina, a questo punto è un nome che non rappresenta più soltanto un indiscrezione.

L'ADDIO DI BERLUSCONI


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