CON I BLUES LASCIA IL 4-4-2 PER IL 4-3-3
Tredici anni in Italia, fra Reggiana, Parma, Juventus (a Torino lo chiamavano il “magnifico perdente”, e meno male che era perdente...), possono bastare. Ancelotti inizia a Londra la stagione carriera europea. Abramovich gli mette a disposizione un organico con i fiocchi. Dopo il 4-4-2 di Parma e Juve e il rombo del Milan, allo Stamford Bridge passa al 4-3-3 con il gigantesco Obi Mikel davanti alla difesa e con uno dei più forti e completi centrocampisti d’Europa a fare gioco e a ricamarlo: Frank Lampard. Al primo anno conquista la Premier League, la FA Cup e la Community Shield. In Champions ha la sventura di imbattersi già agli ottavi nella squadra che andrà a vincere la Coppa, l’Inter del suo grande nemico (ora lo è un po’ meno) José Mourinho. Carletto perde sia a San Siro che in casa.