Battuta chissà perché glissata nei resoconti per il resto morbosi dei media. Da leggere in due possibili modi. Io, Ninja, non ci sto a privarmi di tutto, a mangiare tre rigatoni al giorno per giocare a calcio fino a quarant’anni. O, altra chiave, non ci sto a flirtare con le istituzioni dello spettacolo e della politica per diventare un feticcio da idolatrare. Puoi amarlo o no. Ma, grande rispetto per uno così.
Dimenticavo, è diventato oggi un calciatore straordinario. In ogni zolla del campo. Uno dei più forti al mondo (merito anche di Spalletti che ne asseconda la lucida anarchia). Tecnico, potente, tattico e micidiale, nello stretto e nel largo, nel controllo e nella dismisura, nel tiro da fuori, nell’assist. Specialità marziale della casa: la palla borseggiata con destrezza senza fare fallo".