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ROMA - "Il calcio italiano ha un problema con il razzismo". Il centrocampista della Roma, Steven Nzonzi, si schiera con il difensore del Napoli Koulibaly che ha spiegato la sua posizione in un video sul canale Facebook della società.
LINEA DURA - "Non avrebbero dovuto punire Koulibaly" ha spiegato Nzonzi, rispondendo attraverso il social network Reddit alle domande dei tifosi, "ti devi mettere nei panni del giocatore. Nessuno può dire come avrebbe reagito finché non gli capita. Fa male a tutti essere fischiati in quel modo. Uscire dal campo quando accade può essere un modo di agire in futuro, sicuramente. Bisogna reagire duramente, bisogna essere saldi, perché altrimenti non cambierà nulla. Avere una reazione del genere li farebbe riflettere due volte sulle loro azioni. Lasciare il campo potrebbe essere uno degli approcci in futuro".
ROMA COME PARIGI - Nzonzi ha parlato del suo impatto con il calcio italiano. La cosa più difficile da imparare, ha detto, "è stata la tattica, il posizionamento. Serve tempo per capire dove posizionarti, quando passare la palla e cosa succede dietro di te. Non è diverso in Italia ma ogni tecnico ha un modo diverso di giocare". Roma, ha aggiunto, gli ricorda Parigi. "La struttura del club è ottima. I tifosi sono incredibili. Quando sono venuti all'aeroporto per accogliermi è stato qualcosa che non mi era mai capitato. Questa è stata una bella sensazione che ha aiutato ad ambientarmi".
CHE TALENTO MCCARTY - Il centrocampista giallorosso ha anche svelato quale sia il giocatore più talentuoso con cui abbia giocato. "Quando sono arrivato al Blackburn c'era Benni McCarthy. Era alla fine della sua carriera ma era così bravo tecnicamente. Probabilmente non è stato il miglior giocatore con cui ho giocato ma mi ha fatto una grande impressione".
VIDEO - Steven Nzonzi, un corazziere nel centrocampo della Roma