MENTAL COACH - A guidare Schick nel suo cammino di crescita però ci pensa un altro maestro, Jan Muhlfeit. Il famoso mental coach dallo scorso gennaio sta guidando passo dopo passo l’attaccante della Roma portandolo a una maggiore sicurezza in se stesso, oltre che alla consapevolezza dei propri mezzi. Muhlfeit è uno dei mental coach più noti della Repubblica Ceca e degli Stati Uniti, ha seguito decine di atleti persi psicologicamente e poi ritrovati. Con Schick sta lavorando quotidianamente soprattutto a distanza. Ieri sono arrivati tramite social i complimenti del coach per il gol realizzato all’Empoli: «Grande prestazione Patrik, non vedo l’ora di lavorare ancora con te. Adesso il prossimo step è far bene anche con la nazionale». Telefonate alla fine degli allenamenti, videochiamate per eseguire esercizi di respirazione e comunicare le altre sue tre strategie: il dialogo interiore, l’esclusione dell’autocommiserazione e la capacità di vedersi nel futuro. «È l’immaginazione di un mondo che non esiste ma che può diventare realtà. L’importante è distinguere sempre il sogno dal reale», ha spiegato Muhlfeit.
RANIERI - Il futuro di Schick in questo momento è con Claudio Ranieri, almeno per le prossime undici giornate di campionato. Il tecnico ha subito dato al giocatore un segnale di grande fiducia, affidandogli una maglia da titolare al fianco di Dzeko: «Devono giocare insieme. Patrik ha tutto: velocità, tecnica, dribbling, gol. Carattere? Se è quello che ha messo a Oporto è uno dei miei uomini». Parole che hanno dato un’ulteriore spinta all’attaccante, tra i migliori in allenamento. Ora è pronto a confermarsi anche a Ferrara, campo già conquistato un anno fa con un gol di testa e una buona prestazione.