Spal, la favola cerca radici

In viaggio con Sky tra i 20 club del campionato di Serie A per scoprire il bello di ogni squadra. A Ferrara, dopo due promozioni di fila lo sbarco in Serie A: progetti solidi e seri e poi umiltà
Spal, la favola cerca radici© ANSA
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Le difficoltà del campionato non spezzano l'incantesimo né sono un brusco risveglio dal sogno. La Spal vive la sua bellissima favola e il popolo ferrarese che ha ritrovato la Serie A se la gode ben consapevole che dopo due promozioni consecutive, con quel doppio salto tutto d'un fiato senza neanche rendersene perfettamente conto, c'è da misurarsi con un contesto diverso, speciale e complicato. Oggi a Ferrara si parla soprattutto di calcio. La città bella e incantata, ricca di fascino e di storia, ha riscoperto l'amore per il calcio che nel passato ha vissuto stagioni memorabili e accolto protagonisti che hanno scritto la storia del calcio. Quando, nel 1968, la Spal salutava la Serie A dopo quasi due decenni di permanenza, era un giovane imprenditore che prometteva benissimo Francesco Colombarini. Cominciava a produrre un materiale quasi sconosciuto come la vetroresina. E' vincente la famiglia Colombarini che ha creato dapprima il gioiello Giacomense e ha poi rilanciato i colori spallini con al fianco l'amico commercialista Walter Mattioli, il presidente, che può esibire con orgoglio un primato più unico che raro: aver guidato due club scalando tutte le categorie, dal livello più basso all'Olimpo.

SOLIDITA' E CERTEZZE. La Spal ha sempre fatto il passo secondo la gamba. Anche quando in Serie C ha costruito le basi per il trionfo, ricordando l'avvento di Semplici l'8 dicembre 2014 al posto di Oscar Brevi con la squadra al 12° posto e dopo l'esordio al Mazza contro la Carrarese che vinse 2-0. Nessuno si è perso d'animo ed è cominciata la rimonta, dapprima chiudendo quel campionato sfiorando i play off e poi programmando la svolta con la promozione in Serie B conquistata nella stagione successiva. Un progetto richiede solidità e certezze: la Spal questo ha saputo costruire avvalendosi di uomini fidati, su tutti il direttore Davide Vagnati che i Colombarini e Mattioli hanno praticamente adottato fin da giocatore alla Giacomense.

IMPRONTA FAMILIARE. L'azienda dei Colombarini non è gigante, ma una realtà imprenditoriale consolidata legata al territorio ferrarese, gestita dai figli Simone e Luca che da Francesco hanno raccolto passione, arguzia e lungimiranza vendendo i propri prodotti in tutto il mondo. In tempi di crisi anziché licenziare i Colombarini hanno investito e creato posti di lavoro, costruendo al contempo un modello di calcio che ha dato risultati straordinari. Non è poi cambiato molto dalla fine degli anni '80 quando la famiglia ha cominciato a sostenere la Giacomense, considerata la squadra di amici che giocava in Terza Categoria nel paese di Masi San Giacomo, frazione di Masi Torello con 700 abitanti nel basso ferrarese. Il fallimento della Spal, con la ripartenza nei dilettanti, ha spinto nel 2013 il cambio di rotta con l'acquisizione del marchio. Questa Serie A afferrata con energia e stupore è figlia di quella voglia di rinascita che ha attraversato l'ombelico della provincia arrivando a Ferrara.

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