L'Udinese, che parlava solo di interruzione della partita come se niente fosse, complice anche tu. Le autorità e il procuratore, con tutto quello che sta succedendo, se non farete nulla sarete complici anche voi». La risposta della società della famiglia Pozzo e delle autorità udinesi è stata concreta e rapida. Un passo nella direzione giusta è stato compiuto, ora ne devono arrivare altri per estirpare il cancro del razzismo negli stadi. La tecnologia di cui è dotato lo stadio friulano, in materia da sempre all'avanguardia, è un prezioso alleato nella lotta contro un fenomeno aberrante, da combattere senza se e senza ma.