Lega Serie B nella bufera, irrompe Lotito: «Guido io la B»

Abodi conferma le dimissioni da presidente e lascia. Durissimo scontro tra il patron della Lazio e Stirpe che poi si dimette anche da consigliere
Lega Serie B nella bufera, irrompe Lotito: «Guido io la B»© Bartoletti
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MILANO - «Io non confermo nulla», così Lotito, alle ore 19.30, ha chiuso una interminabile giornata. In realtà è tutto vero: il massimo dirigente della Lazio, nonché patron della Salernitana, ha avuto il coraggio di candidarsi alla presidenza della Lega Serie B, per prendere il posto del dimissionario Andrea Abodi che in tanti avevano invece spinto a restare anche dopo la mancata elezione a presidente della FIGC.

APPUNTAMENTO - L'appuntamento, per lui e per tutta la categoria, è fissato per il 25 marzo (di sabato, davvero un inedito) prossimo, quando si terrà un'Assemblea elettiva di straordinaria importanza. Il piano di Lotito, infatti, è quello di arrivare al Consiglio Federale del 27 come numero uno dei cadetti, con l'ambizione poi di puntare alla vicepresidenza federale. Lo scenario, però, sarebbe già da escludere, visto che Tavecchio avrebbe già fatto scelte differenti. Evidentemente, però, il massimo dirigente laziale ha capito di non avere più il sostegno della serie A per essere confermato come consigliere (la sua), ma non vuole comunque essere tagliato del tutto fuori da via Allegri. Così, per raccogliere il maggior sostegno tra i club di serie B, Lotito ha pure promesso battaglia sulla mutualità, il problema di tutti i problemi dopo la modifica della Legge Melandri che ha ulteriormente ritoccato al ribasso le risorse per la categoria. Nel comunicato di via Rosellini, infatti, si legge della decisione di «attivare una vigorosa azione politica e istituzionale per la modifica della Legge n. 225/2016 sulla mutualità, con l'obiettivo di evitare i gravi effetti distorsivi sulla sostenibilità economico-finanziaria che determinerebbe nel sistema».



FACCIA A FACCIA - Ce la farà? Innanzitutto dovrà risolvere l'incompatibilità tra presidenza della Lega e controllo di una società. Il cognato, Mezzaroma, co-proprietario della Salernitana dovrà quindi acquistare le sue quote del club. Lo stesso Mezzaroma, peraltro, è stato decisivo all'interno del Consiglio di ieri - quasi un'Assemblea, visto che all'invito a partecipare non hanno risposto soltanto Trapani, Perugia, Benevento e Latina - per dare il via libera al programma stilato dal numero uno della Lazio.
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