F1, selfie su un Harley: polizia indaga su Hamilton

Il pilota della Mercedes finisce sotto accusa per una foto e un video pubblicata sul suo profilo social: era alla guida di una potente moto sulle strade di Auckland. Le autorità neozelandesi hanno esaminato il materiale, ma non hanno avviato alcuna azione legale
Hamilton, look da star alle sfilate di Parigi
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AUCKLAND - Un selfie che poteva costare caro a Lewis Hamilton. A pochi giorni dall'avvio del mondiale di Formula 1 il pilota della Mercedes finisce al centro di un caso mediatico per uno scatto "clandestino". Il tre volte campione del mondo, in visita in Nuova Zelanda negli scorsi giorni, è finito sotto investigazione della polizia di Auckland per aver pubblicato sul proprio account Snapchat una foto e un video scattati con il telefonino mentre era alla guida di una Harley Davidson: il video, diventato subito virale, è finito anche sotto gli occhi delle autorità, che hanno aperto un'inchiesta, decidendo però di non avviare alcuna azione contro il pilota: «Abbiamo visto il video, ma non è una prova sufficiente che Hamilton abbia infranto la legge - ha spiegato un portavoce della polizia di Auckland - per questo non procederemo contro di lui. Vorremmo però ribadire che prendiamo molto sul serio la questione di chi usa il cellulare alla guida: è un pericolo per sé e per gli altri».

NON È LA PRIMA VOLTA Quello di Auckland non è comunque il primo "inconveniente" di Hamilton con il codice stradale: nel 2010, sempre alla vigilia del Gp d'Australia, fu multato per una "sgommata" in partenza su una strada pubblica, mentre nello scorso novembre gli fu sospesa la patente per un mese dopo un incredibile botto alla guida della sua supercar da 1,5 milioni di euro, sulle strade del Principato di Monaco, dove il pilota risiede. Subito dopo l'incidente Hamilton, di ritorno da una festa, riconobbe il «poco riposo» come causa dell'incidente.


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