Mercedes, provocazione e tributo alla Ferrari dopo il doppio titolo in F1

Un video girato a Modena con la AMG GT R tra città, circuito e con un passaggio davanti allo stabilimento di Maranello celebra i titoli della Stella ma riconosce il valore degli avversari
Mercedes, provocazione e tributo alla Ferrari dopo il doppio titolo in F1
Pasquale Di Santillo
3 min

ROMA - Il confine tra provocazione e tributo è sempre una linea sottile che ognuno sposta come e dove vuole, da una parte o dall’altra. La differenza, spesso, la fa l’eleganza con quale si costruisce la provocazione. O il tributo. O entrambe. La Mercedes fresca del doppio poker in F.1, nel Mondiale Costruttori e quello tra i piloti con Lewis Hamilton, sceglie di nuovo la strada della doppia interpretazione - provocazione/tributo - per celebrare l’ennesima stagione trionfale.

E in un video simile a quello del 2014, quando una Mercedes ibrida venne fotografata e ripresa davanti allo stabilimento di Maranello, la Casa di Stoccarda ha voluto sottolineare da una parte la sua superiorità, dall’altra esaltarla grazie al valore dell’avversario. Settantasei secondi di immagini, che dalla Ghirlandina di Modena portano al circuito della cittadina emiliana, dove in un box c’è uno splendido telo rosso che copre una macchina dalle forme spettacolari. Romba il motore, la macchina si muove, il telo cade sull’asfalto e compare una Mercedes AMG GT R, dal lussureggiante colore verde che inizia a derapare nelle curve del circuito. Poi la pista finisce, la Mercedes taglia la strada e si ritrova di fronte allo stabilimento Ferrari di Maranello. Compare un Cavallo, nemmeno troppo “ino”   e rampante. La AMG GT R prosegue il suo viaggio tra le colline emiliane mentre il sole tramonta insieme ai sogni mondiali della Ferrari proprio dietro al cartello stradale dove finisce il comune di Maranello.

Fin qui la provocazione, ma nell’ultima immagine del video compare una scritta: "Il valore di una vittoria è nella grandezza degli avversari”. Che mitiga tutto e in fondo quasi ribalta la provocazione in tributo. Come ha detto Vettel domenica a Città del Messico, la Mercedes e Hamilton hanno vinto e meritato di vincere, al netto, aggiungiamo noi, della furbata legalizzata dell’olio. Che adesso importa relativamente, perché alla fine non c’è confine, non c’è provocazione e tributo, c’è tutto. E come diceva Velasco chi vince festeggia e chi perde spiega. Augurandosi, da italiani e tifosi, che l’anno prossimo possa essere la Ferrari a fare un giro dalle parti di Stoccarda.


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