Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem è oggetto di un’inchiesta avviata già da diversi mesi, almeno da novembre scorso, all’interno della stessa Federazione Internazionale dell’Auto. Il Comitato di Conformità (Compliance Committee) che osserva il rispetto delle procedure interne ed è presieduto dal piemontese Paolo Basarri, ha messo in fila una serie di presunte irregolarità. Una di queste è emersa ieri, anticipata da BBC Sport. Ben Sulayem avrebbe interferito sul risultato del GP dell’Arabia Saudita 2023, la cui edizione successiva si corre proprio in questo weekend a Jeddah. Secondo le informazioni fornite al Comitato di Conformità, Ben Sulayem subito dopo l’arrivo della gara avrebbe telefonato al vicepresidente della FIA per lo sport nella regione Medio Oriente e Nord Africa, Sheikh Abdullah bin Hamas bin Isa Al Khalifa, «pretendendo che la penalità di Alonso venisse annullata» secondo quanto è contenuto nel rapporto.
Alonso graziato
Ricordiamo brevemente i fatti: Fernando, partito in prima fila, in gara fu penalizzato di cinque secondi per essersi posizionato male sulla griglia, scontò la penalità in maniera non corretta approfittando dell’entrata in pista della safety car, e per questo ricevette un’ulteriore penalità di dieci secondi, che lo fece scivolare dalla terza alla quarta posizione finale. Questa penalità gli fu tolta circa tre ore dopo l’arrivo, con un documento FIA (n.53) che accettava una richiesta di Diritto di Revisione presentata dall’Aston Martin. E tutti a dirci e a scrivere: ma che brava l’Aston Martin ad articolare una pratica documentata in quattro e quattr’otto, a farsela accettare, e ad averla pure vinta! Quella revisione colpì la Mercedes, perché Russell si vide privato del podio.