Gli altri punti
Ma questa presunta interferenza sul risultato di un GP è, come dicevamo, solo parte di un’inchiesta più ampia. Questa riguarderebbe anche il comunicato FIA del 6 dicembre sul possibile conflitto di interessi nella famiglia Wolff (Toto e sua moglie Susie) precipitosamente ritirato e smentito il giorno dopo, presunti accordi economici con l’organizzazione del GP di Las Vegas e presunti rimborsi spese della presidenza, non in linea con i requisiti richiesti dal Comitato di Conformità. Quest’inchiesta che frana sulla Formula 1 potrebbe determinare sul presidente Ben Sulayem una pressione finalizzata a spingerlo alle dimissioni.
Decide il senato
Il Comitato di Conformità ha presentato il dossier al Comitato Etico della FIA (composto da membri esterni), che a sua volta dovrà sottoporre le sue deduzioni al Senato FIA per la decisione finale. Si prevede che questo ultimo passaggio possa avvenire nel giro di quattro-sei settimane. Si tratta dunque di un’ulteriore grandinata a chicchi grossi sul mondo dei motori e sulla Formula 1, già frastornati dalla tambureggiante successione di novità che riferiscono di un livello di scontro sempre più alto all’interno della Red Bull sul caso-Horner, tale da spingere Verstappen verso la Mercedes, almeno secondo quanto scrivono in Germania.