Hamilton, suggestione Schumacher
A questo punto col surreale debordiamo, perché se Hamilton ci riuscisse quest’anno – eventualità non facile da realizzare, ma neanche escludibile a priori – porterebbe il numero uno sulla Rossa nel 2025! Alla Ferrari l’ultimo precedente risale al 1996 quando Michael Schumacher, vinto il titolo con la Benetton, si trasferì a Maranello con tecnici, armi, bagagli e numero privilegiato. Roba da abbacinare, fino a farci dimenticare quando Fernando Alonso nel 2007 trasferì il numero uno alla McLaren (l’aveva ottenuto con Renault), per non parlare del ricordo evaporato di Jenson Button, numero uno sempre con McLaren nel 2010, dopo aver vinto il titolo con la Brawn GP. Tornando al reale: «Gli errori e gli insegnamenti degli ultimi due anni ci hanno permesso di trovare la nostra stella polare. Affronteremo qualunque sfida a testa alta, con la mente aperta e lavorando diligentemente. So di cosa è capace questa squadra», ha concluso Hamilton.
Anche la Ferrari scende in pista
Vicina ma lontana da Lewis, a Fiorano, anche la Ferrari ha vissuto la sua giornata di filming day: cento chilometri per Carlos Sainz al mattino, cento per Charles Leclerc al pomeriggio, zero anomalie, zero zone d’ombra per quel che s’è potuto fare (ovviamente niente curvoni veloci, né curve prolungate o grandi tirate in rettilineo). Piloti e tecnici sono apparsi rilassati: a Maranello non è poi così malaccio la realtà.