Autoradio frontalino estraibile
Credit: Amazon
In quegli anni, quando si girava con la propria utilitaria e si voleva ascoltare la musica, le auto erano dotate dell'audioradio, che si poteva estrarre dall'apparecchio dove veniva inserita. In Italia le audioradio a cassette compaiono negli anni Settanta, ed era la Philips a detenere il primato con i modelli Stereo 7. In quel periodo – ovviamente – non erano ancora estraibili, ma quando negli anni successivi iniziano ad essere famosi, ecco che arrivano tantissimi altri modelli in questa versione che erano di marchi quali per esempio Balupunkt, Alpin e Panasonic.
Telefono portatile
Credit: Ebay
Usare il telefono in auto è oramai prassi al giorno d'oggi. Ce ne sono tanti, di diversi tipi e modelli, con diverse funzioni e caratteristiche. Eppure in quegli anni non era scontato possederne uno, soprattutto in una vettura. Il primo telefono pensato proprio per i veicoli, invece, è degli anni Ottanta, precisamente del 1983, ed è il Motorola DynaTac 8000X, il cui peso era di... 2.5 kg!
Fari a scomparsa
Non più presenti in nessuna nuova vettura, i fari a scomparsa erano una delle caratteristiche più accattivanti dei modelli auto. Erano anche chiamati i “fari pop-up”, ed erano installati all'impianto di illuminazione anteriore dei veicoli. La prima ad ottenerli fu la Cord 810 nel 1936, ma diventarono un “must” solo negli anni Sessanta, in particolare negli Stati Uniti. Anche le supercar li montavano, ricordiamo in particolare la Ferrari Testarossa e la F40. Alla fine, nel 2004, per dei problemi relativi alle norme di omologazione, sono scomparsi.
Navigatore portatile
Ad oggi, se abbiamo bisogno di sapere dove si trovare un determinato posto, apriamo il nostro smartphone e andiamo su Google Maps oppure su Maps. Oppure, se non vogliamo ricorrere al cellulare, le auto hanno i sistemi di infotainment. Eppure, dal 2004 al 2015, il GPS portatile era il Tom Tom, che veniva installato appositamente nella propria utilitaria, ma non solo. Nonostante ad oggi non sia più usato, l'azienda olandese che lo ha prodotto, al tempo in cui era in voga, ne è riuscita a vendere ben 75 milioni in 35 paesi!
Il kit vivavoce Parrot
Credit: Amazon
Forse qualcuno ricorderà anche il kit vivavoce Parrot, il cui uso è avvenuto fino a poco tempo fa. Questo è un kit – appunto vivavoce – che veniva installato per poter avere sia una tecnologia di comunicazione che dei servizi specifici quali musica e intrattenimento. Iniziò ad essere usato quando nacque il Bluetooth e arrivarono gli smartphone, peccato però che ad oggi non si veda più a causa del fatto che la maggior parte delle vetture moderne hanno strumentazioni integrate, decretandone di conseguenza l'interruzione.
Quando ci si reca dal concessionario, oramai la maggior parte delle auto che si trovano, e che dunque sono presenti sul mercato, presentano tutte le tecnologie più avanzate al passo coi tempi. Eppure, come per il resto dei settori, gli accessori vintage piacciono molto. E in realtà piacciono proprio ai giovani, alla così detta Gen Z, la quale non avendo potuto avere o sperimentare quella specifica oggettistica, la desidera. Anche solo per il gusto di sapere (e capire) come funzionava davvero una vettura negli anni Ottanta e Novanta. Ma quali erano le principali “vecchie tecnologie” di quell'epoca? Scopriamole tutte.