FIRENZE - "Avere le chiavi della città di Firenze è qualcosa di pazzesco, è un'emozione grandissima essere qui, non ricordo neppure quando è stata l'ultima volta al Franchi". Un emozionato Matteo Berrettini commenta così ai microfoni Sky la cerimonia che lo ha visto protagonista in mezzo al campo, prima del monday-night tra Fiorentina e Lazio, con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a donargli "in segno di amicizia, stima e gratitudine" le chiavi della città.
Il Viola, un colore di famiglia
Il campione di tennis, romano di nascita, è tifoso viola da sempre: "Mio padre è cresciuto con la Fiorentina nel cuore e Firenze per me è una seconda casa. La mia passione è nata dalla famiglia, quando la squadra viola ha cominciato la scalata dalla C2. Ricordo che cercavamo tutti i baretti dove trasmettevano le partite delle categorie inferiori per andare a fare il tifo".
L'omaggio di Firenze
"Un grande atleta che oltre le vittorie conquistate ha saputo da sempre incarnare al meglio lo spirito di uno sport - ha sottolineato il sindaco Nardella nelle motivazioni dell'onorificenza -, che proprio a Firenze ha visto la nascita della federazione tennis e che terrà a battesimo anche la sua nuova denominazione. Grazie alle sue vittorie e al suo comportamento di grande lealtà e sportività in campo e fuori, rappresenta un modello per le nuove generazioni di giovani tennisti - ha proseguito il Primo Cittadino -. Nonno Piero ha saputo trasmettere il legame e l'amore per Firenze e il suo territorio dove il tennis è molto radicato e vanta tradizioni importanti, così come la passione mai nascosta per la squadra del nostro cuore, la Fiorentina, della quale è grande tifoso". In campo, per la cerimonia di consegna, anche il Gonfalone della città di Firenze e il direttore generale della Fiorentina Joe Barone.
Testa alle Finals: "Ma non sarà semplice"
La presenza di Matteo Berrettini a Firenze non è casuale: il tennista prenderà parte all'ATP 250 nella città toscana, con l'intenzione di vincere per guadagnare punti preziosi in vista delle Finals di Torino, che lo vedono lontano dagli ultimi tre posti a disposizione dopo la qualificazione di Djokovic:"Ci credo ancora, la speranza è l'ultima a morire, mi sento bene e spero di fare un buon risultato, ma so che le settimane decisive saranno quelle di Vienna e Parigi".
Bilancio di una stagione difficile: voto 8
Berrettini chiude con una riflessione sulla stagione che volge al termine: "Ho avuto tanti problemi, tra Covid e infortuni, ma quando sono stato bene ho sempre giocato un buon tennis, come voto mi darei un 8. Federer? Quello che mi lascia è l'amore per questo sport, se riprendo alla Laver Cup con lui ancora non mi sembra vero".