Sinner, caccia allo Slam. Cosa farà adesso tra vacanze e lavoro: i dettagli

La stagione pazzesca e il finale da protagonista assoluto impongono di alzare l’asticella
Alessandro Nizegorodcew
4 min

Caro Jannik, e ora? Le imprese di Torino e il trionfo di Malaga hanno creato aspettative enormi. Dal numero 15 alla quarta piazza mondiale in una sola stagione, da 2410 punti di fine dicembre agli attuali 6490, la crescita di Sinner è stata esponenziale. L’unico vero passaggio a vuoto è giunto in primavera, tra Roma e Parigi, ma la continuità è stata complessivamente disarmante (per gli altri). Il 2024 sarà un anno di pressioni e obiettivi, di sogni realizzabili e possibili tranelli. Gli appassionati (alcuni fervidi tifosi), che aumentano di giorno di giorno, saranno esigenti, ma lo stesso Sinner vorrà alzare ancor di più l’asticella.

Sinner, obiettivo Slam

Jannik Sinner ha raggiunto nel 2023, a Wimbledon, la sua prima semifinale in un Major, ma può già vantare almeno un quarto di finale in ogni Slam. Complessivamente è arrivato almeno agli ottavi di finale (entrando nella cosiddetta ‘seconda settimana’) ben 10 volte su 16 apparizioni. Tanta continuità, pochi acuti. Nella prossima stagione sarà chiamato ad arrivare in fondo ai 4 tornei più importanti del mondo, magari vincendone uno. Semifinali e finali dovranno diventare una consuetudine, così come le vittorie nei ‘1000’. Attenzione però a non sottovalutare gli agguerriti avversari e il tennis dei 3 set su 5, quasi un altro sport. Carlos Alcaraz è pronto a una super preparazione invernale per affrontare da protagonista gli Australian Open, saltati nel 2023 per infortunio. A Melbourne Djokovic e Medvedev sono in grado di giocare al loro meglio e altri tennisti sapranno farsi valere studiando, ancor di più, i (pochi) punti deboli di Jannik. Melbourne per caratteristiche può però rappresentare un obiettivo per Jannik Sinner: campi abbastanza veloci, clima spesso caldo, atmosfera splendida. Vincere non è affatto una chimera.

Le vittorie e le sconfitte

Nella stagione appena conclusasi l’azzurro ha vinto 63 partite perdendone solamente 15. Ben sette le finali disputate (4 vinte e 3 perse), impreziosite dal successo, a Toronto, del primo Masters 1000 della carriera. L’obiettivo è continuare a vincere ma soprattutto a migliorare, poiché da costruire c’è ancora parecchio. Sembra incredibile, ma il n.4 al mondo ha ancora molti margini di miglioramento: Sinner apprende velocemente le nuove indicazioni e sa alzare il livello del proprio gioco in poche settimane. Lo slice di rovescio, ad esempio, è un diventato un buon colpo, ma può diventare un’arma, così come le volée. I match persi, comunque vada, arriveranno. Sinner dovrà essere bravo a valutarli, gestirli, perché i momenti di scarsa forma si verificano ogni anno per tutti. Accettare una sconfitta, comprenderla e assimilarla. Questo fa di Jannik Sinner un giocatore superiore. 

Sinner, la preparazione mirata

Terminare così tardi la stagione agonistica porterà Sinner ad alcune scelte (probabilmente) inevitabili. Jannik, come già accennato in alcune interviste, potrebbe ritardare l’approdo in Australia per preparare al meglio il primo Slam del 2024 (Australian Open in programma dal 14 al 28 gennaio). L’azzurro si prenderà ora un breve periodo di vacanza per poi iniziare gli intensi allenamenti invernali: oltre a migliorare tecnica e tattica, il lavoro verrà incentrato sulla parte fisica, per diventare ancor più forte, resistente, esplosivo e reattivo. Ciò che Jannik vuole, Jannik otterrà.


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