Pagina 2 | Non solo Ferrari, c’era la Benetton
Dai primi punti all'arrivo di Briatore
L’inizio in F1 è buono: la squadra va a punti subito nella gara del debutto con Berger (6°), lo stesso che le regala il primo podio (Imola) e la prima vittoria (Messico). Fabi di soddisfazioni ne ha meno, ma si toglie lo sfizio di regalare la prima pole position alla squadra anglo-italiana in Austria. A fine anno il team è 6° in classifica, nel 1987 5° e nel 1988 addirittura 3° dietro a McLaren e Ferrari. Il 1988, tuttavia, è un anno di svolta per un altro motivo: nel ruolo di presidente viene messo Alessandro Benetton, secondogenito di Luciano, e soprattutto nel ruolo di capo squadra viene nominato Flavio Briatore. Briatore debutta al muretto nel GP Australia 1988, ultima tappa della stagione: una sorta di prova generale per poi prendere definitivamente in mano il timone della scuderia a partire dalla stagione successiva. Nativo di Verzuolo (Cuneo), studi da geometra e tanta voglia di sfondare, Flavio è appassionato più di finanza che di automobili, tant’è che il suo ingresso nel Gruppo Benetton avviene in un ruolo dedicato all’economia, contribuendo all’espansione del marchio in America. A contatto con il team di F1 ci arriva prima come direttore commerciale e solo successivamente capo squadra: cinico come è sempre stato, per Flavio la F1 “non è uno sport, ma un business”. Dopo anni di assestamento, in Benetton ci si chiede se conviene investire ancora per arrivare al vertice oppure se, in caso di un’offerta congrua, vendere per monetizzare. Briatore ha mano libera, ma ci prende gusto e comincia a rafforzare il team: l’arrivo di Tom Walkinshaw è un bel colpo sul piano tecnico, e lo è anche l’ingaggio del tre volte campione del mondo Nelson Piquet. La vera, grande svolta però è quella del 1991: Briatore vede debuttare un giovanissimo Michael Schumacher a Spa, resta impressionato e dalla gara successiva lo ha già nella sua squadra: ha pagato per liberare Schumi dai suoi accordi con la Jordan e lo porta in squadra. È l’inizio dell’epoca d’oro.