La danza sportiva si è presa Roma
Cala il sipario sulla prima, storica edizione degli Internazionali di danza sportiva: tre giorni di balli, musiche, colori hanno riempito la pista e le tribune del Palazzetto dello Sport di viale Tiziano. Millesettecento atleti in rappresentanza di 47 Nazioni, ballerini israeliani, russi e ucraini, un inno allo sport oltre le barriere alzate dai conflitti
Festa grande
Una festa, innanzitutto per il movimento italiano, che qui era rappresentato da circa seicento atleti e che è in costante crescita. Tre giorni di competizioni, due titoli europei assegnati, due prove del circuito GrandSlam disputate, decine di altre gare sempre di caratura internazionale tra junior e senior, in pista ballerine e ballerini dai 12 ai 75 anni. Un popolo che ha divertito e si è divertito, che ha emozionato e si è emozionato. Un evento alla prima edizione, che promette di crescere già dalla prossima, già fissata. “Sono stati tre giorni straordinari - racconta Laura Lunetta, presidente della Fidesm e vice presidente della WDSF -, gli atleti ci hanno regalato emozioni indimenticabili, portando in pista il linguaggio universale della danza. Diamo appuntamento al prossimo anno, stiamo già lavorando ad un’edizione più ricca e allargata anche ad altre specialità della danza, che speriamo di portare al Foro Italico”. Per tre giorni Roma è stata il centro della danza sportiva mondiale, i migliori interpreti di questo sport si sono ritrovati al PalaTiziano, con l’obiettivo di aggiudicarsi una delle tappe del circuito internazionale organizzato dalla WDSF, la Federazione mondiale presieduta dal cinese Shawn Tay, che si concluderà a fine anno a Shangai, con le Finals aperte solo alle migliori dodici coppie del ranking.
Talenti in casa
Quella formata da Andrea Roccatti, romano di Rocca Priora, e Julia Mozdyniewicz, col sesto posto ottenuto nella prova WDFS GrandSlam Standard, si è confermata ai vertici mondiali della disciplina, con la sicurezza di partecipare alle Finals di Shangai. Lorenzo Alberetti, perugino, in coppia con la russa Aleksandra Raskatova, ha conquistato il titolo europeo nella specialità “Dieci danze”, la più complessa e affascinante. Mentre i siciliani Luigi La Rocca e Marika Maria Scerra si sono aggiudicati la vittoria nella categoria Rising Stars (stelle nascenti), specialità Latin.
Le istituzioni
I massimi esponenti delle istituzioni sportive italiane hanno voluto esprimere la propria vicinanza alla danza sportiva italiana con la loro presenza al PalaTiziano. Il ministro dello Sport Andrea Abodi non si è voluto perdere il gran finale, mentre andavano in scena le batterie della prova Latin del WDSF GrandSlam: "È un piacere aver accompagnato il percorso della Fidesm e la realizzazione di questo evento, dal governo italiano un grazie alla Federazione italiana e a quella mondiale per aver portato in italia una competizione così importante e spettacolare. Roma è stata il centro del mondo per tutti gli appassionati di danza sportiva. Da parte nostra, l’impegno a sostenere la crescita di questo evento nei prossimi anni, sicuri che diventerà sempre più importante”. Il presidente del Coni Luciano Buonfiglio ha tenuto a battesimo la giornata inaugurale. “La danza sportiva con Laura Lunetta è un racconto di successo - le sue parole -, e non solo per le performance sportive. Eventi come questi Internazionali dimostrano anche le sue grandi capacità organizzative”. Affetto e stima anche dal presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò: “La danza sportiva è una scommessa vinta, soprattutto per chi ci ha sempre creduto, contro ogni pregiudizio”.