Mai pensato di smettere?
«No, ma ci sono stati momenti in cui ho sentito il bisogno di cambiare».
Rinunce?
«Tante, credo sia normale. Ho perso la quotidianità con gli amici storici anche se continuo a sentirli. In certi momenti la differenza la fa l’appoggio della famiglia: ti fanno sentire nel giusto, ti aiutano nelle scelte».
Rifarebbe tutto?
«Se ripartissi dall’inizio, sarei felice di trovarmi proprio dove sono adesso. Forse qualcosa cambierei ma solo perché in tanti anni mi sembra impossibile di aver azzeccato sempre qualsiasi scelta».
Il salto da Morini, l’allenatore dell’oro olimpico, ad Antonelli da fuori sembrava un azzardo. Invece sono arrivati altri successi.
«Ma non ero sicuro che sarei riuscito a vincere ancora. Ho cercato solo una situazione che mi facesse stare bene, i risultati sono stati una conseguenza».
Ha fatto pace con l’oro di Rio?
«Piano piano».
Ma sono passati otto anni…
«Il fatto è che sembrava scontato. Lo sto rivalutando, soprattutto ho capito quanto ero forte mentalmente per le vittorie in serie che sono arrivate in quegli anni. Non che oggi non lo sia eh».
È stata la gara perfetta, un trionfo per distacco.
«Ma no, per ogni gara anche vinta potrei trovare mille errori. A Rio, per esempio, sono partito troppo forte».
Ci sarà una gara più bella delle altre.
«Sì, l’oro mondiale di Budapest, nel 2022, dalla corsia laterale. Era un momento difficile: l’800 era andato male, i giovani stavano premendo. Pure i bookmaker non mi consideravano. Aver vinto quel 1.500 (con il record europeo, ndr) è stato un segnale per me e per loro».
L’ultimo mondiale, l’estate scorsa a Fukuoka, non è finito in gloria: bene nelle acque libere, 8º negli 800 e niente 1.500.
«Ma ora sto bene, ho risolto quei problemi fisici, ho ripreso qualche chilo. Devo stare attento al mio corpo, dosare gli sforzi per arrivare al massimo quando serve».
La salute conta.
«Alla mia età ancora di più. Mentalmente stavo bene anche al Mondiale di Fukuoka, fisicamente no. In questi mesi ho gareggiato poco proprio per non esagerare: un bel 1.500 a novembre, un’uscita in acque libere in Portogallo nella 10 chilometri di Madeira. Ora stiamo scegliendo gli appuntamenti in funzione dei Giochi (dove Greg è già qualificato nei 1.500 e nella 10, ndr). Non ci sono altri obiettivi».