Brignone vince il gigante di Saalbach: è la migliore azzurra della storia

Per lei sesto successo in stagione e 27/o in carriera. A Lara Gut- Behrami invece la coppa gigante
Brignone vince il gigante di Saalbach: è la migliore azzurra della storia© EPA

SAALBACH (AUSTRIA) - Un'altra stupende prestazione di Federica Brignone che ha vinto in 2.20.75 l'ultimo gigante della stagione. Sesto successo in una stagione da incorniciare per l'azzurra ed il 27/o in carriera: miglior italiana della storia. Con lei sul podio la neozelandese Alice Robinson in 2.21.41 e la norvegese Thea Stjernesund in 2.21.72

Alla Gut- Behrami vince la coppa gigante

Niente fare per Federica invece nella sua missione impossibile di rimontare ben 95 punti sulla svizzera Lara Gut- Behrami per vincere la coppa di gigante. Alla svizzera e' bastato infatti, dopo una prudente gara tattica, il 10/o posto in 2.23.27 per vincere non solo la coppa di gigante ma soprattutto, con due gare di anticipo, la sua seconda coppa del mondo dopo quella del 2016.


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Bene Lara Colturi, caduta per la Bassino

La piemontese Marta Bassino, seconda azzurra in gara, ha invece inforcato rovinosamente finendo fuori senza danni apparenti. Buona prova in questo gigante anche per Lara Colturi, italiana di 17 anni ma in gara per l'Albania, che ha chiuso 11/a in 2.23.40. 


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SAALBACH (AUSTRIA) - Un'altra stupende prestazione di Federica Brignone che ha vinto in 2.20.75 l'ultimo gigante della stagione. Sesto successo in una stagione da incorniciare per l'azzurra ed il 27/o in carriera: miglior italiana della storia. Con lei sul podio la neozelandese Alice Robinson in 2.21.41 e la norvegese Thea Stjernesund in 2.21.72

Alla Gut- Behrami vince la coppa gigante

Niente fare per Federica invece nella sua missione impossibile di rimontare ben 95 punti sulla svizzera Lara Gut- Behrami per vincere la coppa di gigante. Alla svizzera e' bastato infatti, dopo una prudente gara tattica, il 10/o posto in 2.23.27 per vincere non solo la coppa di gigante ma soprattutto, con due gare di anticipo, la sua seconda coppa del mondo dopo quella del 2016.


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