Classifica qualità della vita, pesa l'effetto Covid: quali sono oggi le città in cui si vive meglio in Italia

A causa della pandemia perdono terreno le città lombarde: Milano, ad esempio, cala di ben 16 posizioni
Classifica qualità della vita, pesa l'effetto Covid: quali sono oggi le città in cui si vive meglio in Italia© ANSA
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ROMA - Come ogni anno torna la classifica di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma sulla qualità della vita nelle province italiane. Quest'anno l'analisi ha tenuto conto della pandemia con i territori più colpiti dalla prima ondata che perdono più posizioni. Al vertice della lista c'è Pordenone. Non è la prima volta che la città del Friuli Venezia-Giulia viene eletta la città in cui si vive meglio in Italia: già nel 2013 si era guadagnata questo titolo. Lo scorso anno, invece, si era classificata al secondo posto, subito dopo Trento. Medaglia d'argento per quest'ultima nel 2020. Sul podio c'è un nuovo ingresso: Vicenza è terza, scala 11 posizioni rispetto allo scorso anno. Nel resto della top ten troviamo: Padova, Ascoli Piceno, Verona, Treviso, Bolzano, Udine, Siena. La Capitale Roma è al 50esimo posto.

Indicatori qualità della vita

Tra gli indicatori presi in esame c'è il numero dei decessi nei primi otto mesi dell'anno, comune per comune, elaborato sulla base dei dati Istat del 12 ottobre e aggregato su base provinciale. La classifica tiene conto anche del numero delle persone under e over 65 decedute e dell’incidenza sulla popolazione complessiva della provincia dei casi di Coronavirus. Per questo motivo diverse province tra le più colpite nella prima fase dell'emergenza Coronavirus – Bergamo, Lodi, Cremona – hanno perso diverse posizioni. Milano è situata al 45esimo posto: secondo l'ultima analisi è una città ricca e costosa e allo stesso tempo pericolosa e insicura.

Le città dove si vive peggio

All'ultimo posto della classifica sulla qualità della vita c'è ancora una volta Foggia. Già in passato la città pugliese si è piazzata al gradino più basso. I motivi sono diversi: la disoccupazione, lo scarso verde urbano, le auto in circolazione e la raccolta differenziata, i tentati furti e gli incidenti stradali, il basso reddito. Male anche Crotone, in Calabria, e Agrigento, in Sicilia.


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