I "semi magici" di Bill Gates: cosa sono e a cosa servono

Il filantropo americano vuole risolvere la crisi alimentare con l'utilizzo della tecnologia
I "semi magici" di Bill Gates: cosa sono e a cosa servono© EPA
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La crisi alimentare, aggravata dalla guerra in Ucraina, continua a preoccupare. Bill Gates è così tornato a parlare dei suoi semi magici che potrebbero risolvere la questione. In un report pubblicato dalla Bill and Melinda Gates Foundation, il filantropo ha spiegato che si tratta di colture che si adattano ai cambiamenti climatici e sono in grado di resistere ai parassiti agricoli. Nella pubblicazione è stata inserita anche una mappa che spiega il modo in cui i cambiamenti climatici possono influenzare le condizioni di crescita delle colture in vari paesi del mondo. 

La storia dei semi magici

Nel 2013 sono iniziate in Ghana le prime sperimentazione con quattro varietà di semi modificati. Solo la scorsa estate, però, una varietà è stata approvata per la commercializzazione. Una decisione criticata dagli attivisti del Paese, che preferivano vedere quelle risorse destinate ad altre ricerche o alla costruzione di strade e ponti. Bill Gates ha attirato pure le critiche di qualche ricercatore, preoccupato per le conseguenze ambientali che potrebbe lasciare l'agricoltura industriale e l'utilizzo di fertilizzanti a base di combustibili fossili.

Chi dice no ai semi magici

Più di qualcuno rifiuta un ruolo predominante della tecnologia nell'affrontare il problema alimentare. Secondo pareri contrari a quelli di Bill Gates questi semi avrebbero bisogno di pesticidi e fertilizzanti a base di combustibili fossili per crescere. Inoltre non risolverebbero con urgenza la crisi visto che non c'è stato ancora uno sviluppo effettivo del sistema. In più non funzionererebbe, a detta dei detrattori, nei Paesi che attualmente dipendono dalle importazioni o che soffrono di siccità estrema.


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