"Il post Covid? Festini a luci rosse e spese pazze"

Il dottor Nicholas Christakis, epidemiologo presso l'Università di Yale, lancia un messaggio di speranza per un futuro più prospero al termine della pandemia
"Il post Covid? Festini a luci rosse e spese pazze"© ANSA
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NEW HAVEN (STATI UNITI D'AMERICA) - Il mondo intero si augura che il nuovo anno a cui ci apprestiamo a dare il benvenuto possa essere migliore di quello che ci lasciamo alle spalle, caratterizzato dallo scoppio della pandemia da Coronavirus che ha provocato tantissimi morti in tutto il globo. La storia insegna, però, che al termine di periodi così difficili c'è una rinascita, culturale ed economica. A tal proposito il dottor Nicholas Christakis, epidemiologo sociale presso l'Università di Yale, Stati Uniti d'America, afferma che il mondo è diretto verso una ripresa senza precedenti dopo un anno di miseria. Nel suo nuovo libro, "Apollo's Arrow: The Profound and Enduring Impact of Coronavirus on the Way We Live", infatti, spiega che una volta che la minaccia del virus sarà svanita, gli esseri umani avranno voglia di uscire, spendere soldi e incontrare altra gente dopo i diversi mesi trascorsi in casa.

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Insomma, un ritorno ai "ruggenti anni '20", quando il mondo si mise alle spalle di orrori della Prima Guerra Mondiale per ripartire a tutto gas. Gli storici hanno sostenuto che il contatto ravvicinato della generazione più giovane con la morte e la tragedia ha provocato un'esplosione di arte, cultura e spese folli. Grandi città come New York, Londra, Parigi e Berlino videro la prosperità economica mentre gli oppressi vivevano la vita al massimo, indossando splendidi abiti e ballando al ritmo della musica jazz moderna. Le nazioni hanno assistito a un grande sviluppo in tutti i settori: dall'aviazione e la tecnologia fino al cinema. Una "rinascita" auspicabile anche per il periodo post Covid. Il dottor Christakis ha infatti ribadito al tabloid inglese The Guardian: "Quello che ci sta accadendo può sembrare a così tante persone alieno e innaturale, ma le piaghe non sono nuove per la nostra specie, sono solo nuove per noi. Durante le epidemie si ottiene un aumento della religiosità, le persone si astengono, risparmiano denaro, diventano avversi al rischio. Stiamo vedendo tutto questo ora, proprio come abbiamo fatto per centinaia di anni durante le epidemie". Poi aggiunge: “Nel 2024, tutte queste (tendenze pandemiche ndr) saranno invertite. Le persone cercheranno incessantemente l'interazione sociale". Un messaggio di speranza che tutti sperano possa rivelarsi benaugurante.

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