La novità del ‘pass’
L'autocertificazione resta necessaria, laddove è già prevista, ma adesso gli italiani potranno girare più liberamente avendo in tasca un 'pass': un documento che dovrà attestare la vaccinazione, l'esecuzione di un tampone negativo (forse nell'arco temporale delle ultime 48 ore) o l'avvenuta guarigione dal Covid. Chi avrà il pass potrà anche accedere "a determinati eventi - culturali e sportivi - riservati ai soggetti che ne sono muniti", viene fatto sapere da chi lavora al decreto. Non è ancora chiaro, però, se si tratterà di un certificato che sarà rilasciato da Asl, Regione o un altro ente sanitario.
Calcetto e sport di contatto
Dal 26 aprile si può tornare a fare qualsiasi tipo di sport all'aperto, anche quelli di contatto, dal calcetto alla partita di basket o di beach volley, purché ovviamente in zona gialla. Dal primo maggio - e questa è la vera scelta a sorpresa anche se ancora non c’è nulla di ufficiale - si riaprono le porte degli stadi. Come per gli spettacoli, ci sono delle percentuali massima da definire: l'ipotesi è 25% della capienza, con un massimo di 500 persone in palazzetti e 1.000 negli stadi. L'apertura vale solo per gli sport agonistici, riconosciuti di interesse nazionale da Coni e Cip.