ROMA - Generazione 2000. Quella cresciuta tra selfie e social. Quelli con Iphone e Ipad sempre in mano. Loro che un mondo senza Internet non se lo immaginano proprio, loro che gli anni d’oro del grande Real se li ricordano appena (non che ora vada male eh). La generazione di Messi e Cristiano Ronaldo, quelli che non hanno visto giocare Maradona e l’altro Ronaldo l’hanno sfiorato appena. Generazione 2000. Quella dei Millennials. Kean e Pellegri guidano la carica di ragazzini pronti a sfondare. La generazione delle baby promesse, che in questi anni si affacciano in serie A. Moise Kean e Pietro Pellegri l’hanno già fatto abbondantemente, con tanto di gol. Ultima giornata della stagione scorsa, classico turn over di fine campionato e dentro i giovani: Moise lanciato da Allegri e Pietro schierato titolare da Juric. Due reti dalle quali ripartire: Kean segna nell’ultimo minuto della stagione della Juventus, Pellegri al 3’ di Roma-Genoa, la partita d’addio di Totti. Quel giorno all’Olimpico il baby rossoblù ruba la scena al capitano giallorosso, perché per un campione che si ritira ce n’è un altro che potrebbe nascere.