Pagina 2 | Figc, Gravina è l’unico candidato per la presidenza
Gravina prevede, fra le altre cose, "la riorganizzazione strutturale e regolamentare dei campionati giovanili, il miglioramento del progetto delle cosiddette 'seconde squadre' per un'ottimale integrazione nel contesto agonistico, la creazione di Accademie federali, centri di formazione d'eccellenza presenti sul territorio e finalizzati al perfezionamento delle qualità dei calciatori selezionabili, in stretta collaborazione con i club e secondo metodologia e didattica orientate specificamente alla crescita dei singoli". Prevista anche "l'incentivazione della progettualità e degli investimenti dei club attraverso la creazione di specifici 'fondi federali' e l'orientamento a favore della filiera giovanile dei contributi federali ordinari e straordinari" oltre alla "definizione di una 'scaletta anagrafica' relativa agli obblighi di impiego dei giovani nelle categorie dilettantistiche e semiprofessionistiche". Capitolo stadi. Per il numero uno della Lega Pro "la federazione deve porsi come soggetto di riferimento per l'intero movimento ed interlocutore principale per le varie istituzioni ed i soggetti finanziatori, attraverso un fondamentale e serio piano di azione che preveda" anche "la creazione di uno specifico fondo federale destinato a supportare iniziative ed investimenti".
E fra i progetti di Gravina c'è quello della candidatura a Euro2028. Il candidato alla guida della Figc intende anche rivedere lo statuto coinvolgendo anche tutti gli stakeholder interni attraverso "Commissioni o Consulte, in forma permanente oppure costituite ad hoc". "Non più 'appendice' ma vera e propria struttura federale, il Club Italia - sottolinea ancora Gravina nelle sue 60 pagine di programma - dovrà trovare una sua precisa identificazione secondo i canoni organizzativi aziendali sul piano gestionale e di programmazione tecnica sul piano dell'efficienza sportiva, l'uno e l'altro perfettamente integrati nella più ampia cornice delle funzioni federali. Il nuovo organismo rispecchierà - per la definizione di ruoli e funzioni, nonché per le procedure e le responsabilità (anche nel quadro dell'adozione dei criteri di budgeting) - la tipica struttura del club calcistico, riprendendone le dinamiche gestionali e l'operatività per obiettivi e responsabilità". Maggiore importanza sarà data al settore tecnico mentre per quanto riguarda l'Aia, "la Figc farà ogni sforzo per garantire il mantenimento a proprio carico dei costi arbitrali, compatibilmente con le disponibilità economico-finanziarie del bilancio federale".