© Getty ImagesBARCELLONA (Spagna) - Dani Alves rimane recluso nel carcere di Brians 2 - a Sant Esteve Sesrovires - dov’è internato da più di una settimana. Il suo avvocato Cristóbal Martell sta preparando il ricorso che verrà presentato entro i prossimi due giorni per chiedere il rilascio provvisorio. Intanto l’ex campione del Barcellona condivide la cella con un prigioniero di nome Coutinho, un omonimo del talento brasiliano. I due si conoscevano già: Coutinho era stato la guardia del corpo di Ronaldinho e aveva fato il buttafuori in alcuni locali notturni di Barcellona.
La partita con gli altri detenuti
Dani Alves, arrestato il 20 gennaio con l'accusa di violenza sessuale commessa al nightclub Sutton di Barcellona il 30 dicembre, ha già avuto modo di giocare la sua prima partita con gli altri detenuti. La presenza del brasiliano ha suscitato enormi aspettative nel cortile del carcere tra i suoi compagni di prigionia, che non hanno perso l’occasione di vederlo giocare. Dal carcere emerge che il calciatore nei prmi giorni di cella ha tenuto un atteggiamento esemplare.
Il licenziamento
Dopo il suo ingresso in prigione, Alves è stato licenziato dalla sua squadra, i Pumas. Lo ha annunciato il presidente del club messicano. "Non possiamo permettere che il comportamento di una persona leda questa filosofia di lavoro", ha affermato Leopoldo Silva, congedando l’ex campione brasiliano, ora accusato di violenza sessuale.