Diritti tv, cosa accade adesso: tutti gli scenari e quanto chiedono i club

La Lega si è data un mese di tempo per decidere se assegnare i diritti della Serie A alle tv che hanno avanzato offerte
Diritti tv, cosa accade adesso: tutti gli scenari e quanto chiedono i club© ANSA
Pietro Guadagno
3 min

Un mese, ovvero fino al 2 agosto. È il tempo che la Lega si è data, come previsto dalle linee guida, per decidere se assegnare i diritti della Serie A alle tv che hanno avanzato offerte. Ieri mattina, Dazn, Sky e Mediaset hanno presentato quelle aggiornate dopo le trattative private di giovedì scorso. De Siervo non ha dato le cifre in assemblea, ma ai club ha detto «ci stiamo avvicinando all’obiettivo prefissato». In caso contrario, ovvero se ancora le offerte non dovessero essere sufficienti, si passerà all’esame delle manifestazioni di interesse per la creazione del Lega Channel.

Quanto chiedono i club per i diritti tv

Come noto, l’obiettivo minimo - quello che comporta l’assegnazione automatica - è 1,15 miliardi di euro a stagione ed era già scontato che non venisse raggiunto. Dopo la prima tornata di offerte l’asticella è stata informalmente abbassata a 900 milioni, quota che, comunque, alcuni club ritengono sufficiente. A ogni modo, rispetto alla prima stesura dei pacchetti, sono già state apportare delle modiche. Gli scenari di assegnazione possibili sono già scesi da 8 a 5, con nuove combinazioni e anche con meccanismi di pick aggiornati per garantire maggiore equilibrio. E allora si proseguirà seguendo questa traccia, cercando di trovare l’incastro migliore. In termini di disponibilità, le televisioni sono in grado di accontentare le richieste della Serie A, ma le offerte più ricche sono state destinate a combinazioni di pacchetti differenti.

Dazn punta a 5 anni, Sky al triennio

Il lavoro delle prossime settimane, dunque, sarà finalizzato a compattare le offerte su uno scenario che possa accontentare tutti, anche in termini di durata dell’assegnazione. Perché Dazn, a esempio, punta al quinquennio, mentre Sky, per restare allineati alla Champions, al triennio. Non è da escludere nemmeno che la gara in chiaro possa non essere più in esclusiva.

Diritti di Coppa Italia e Supercoppa, le nuove variabili

Altro elemento di cui tenere conto sono i diritti di Coppa Italia e Supercoppa. Il 14 luglio, in Assemblea, verranno esaminate le offerte. Il minimo in questo caso è di 62 milioni. Il fatto che Mediaset vinca o meno l’asta finirà per incidere anche sui diritti della Serie A. Un Biscione senza Coppa Italia, infatti, finirebbe per offrire di più per la gara in chiaro. E, peraltro, nel frattempo ci sarà l’approvazione definitiva della Legge antipirateria: una garanzia in più per le tv.


© RIPRODUZIONE RISERVATA