
Si avvicina l’appuntamento con il Torneo delle Regioni della Lega Nazionale Dilettanti. Una speciale sessantesima edizione ospitata dal Comitato Regionale Liguria del presidente Giulio Ivaldi nell’ambito del programma di “Genova 2024 Capitale Europea dello Sport”. Una competizione che va al di là dei valori umani e sociali per abbracciare il sano agonismo, per esaltare le qualità tecniche dei protagonisti, una vetrina per i giovani prospetti. Saranno oltre 2100 i partecipanti, con 142 squadre che andranno a comporre le rappresentative regionali di tutta Italia. Sessant’anni di storia della competizione, sessant’anni di emozioni con numerosi atleti passati dal TDR prima di approdare al professionismo.
Trofeo delle Regioni, da Donnarumma a Folorunsho
Un nome su tutti: il portiere della Nazionale. Gianluigi Donnarumma, oggi al Paris Saint Germain, difende la porta della Campania nel 2013 ed esordisce tra i pali del Milan il 25 ottobre 2015, gettato nella mischia da Mihajlovic nella sfida interna contro il Sassuolo. In otto anni, dalla rassegna giovanile LND all’alloro europeo con la squadra azzurra. Non si possono poi dimenticare i vari Simone Zaza, Leonardo Pavoletti, Francesco Acerbi e Gianluca Lapadula. Nel 2017 il Piemonte, nella categoria Allievi, schiera in attacco Lorenzo Lucca che verrà tesserato dal Torino, militerà poi nel Pisa e nell’Ajax prima di approdare all’Udinese. Nello stesso anno Walid Cheddira veste i colori delle Marche. Il 2016 è illuminato dalla qualità di Nicolò Rovella, ora alla Lazio ma otto anni fa vincitore del TDR con la Lombardia. Stessa rappresentativa per Gabriele Zappa, difensore del Cagliari. L’anno prima gli applausi per i laziali Gianluca Frabotta e Michael Folorunsho, oggi militanti nelle fila di Cosenza e Verona. Manuel Lazzari (Lazio) con il Veneto nel 2010 e Kevin Lasagna (Fatih Karagümrük) con la Lombardia nel 2011. E andando ancora più indietro troviamo Francesco “Ciccio” Caputo in campo con la Puglia tra il 2003 e il 2005, Fabio Bazzani ed Emanuele Giaccherini con l’Emilia Romagna sino ad arrivare a Moreno Torricelli e Gianfranco Zola.